Questa teoria spiega l'esistenza delle stelle "immortali" al centro della Via Lattea

le stelle al centro della Via Lattea rimangono giovani per sempre e forse gli scienziati sono riusciti a capire come fanno.

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a cura di Marco Silvestri

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Secondo quanto concluso di recente dagli scienziati della Stanford e della Stockholm University esiste una "strana forza" che rende immortali alcune stelle vicine al buco nero della via Lattea. Ma di cosa si tratta esattamente? 

Al centro della Via Lattea avvengono alcune reazioni molto singolari: la prima consiste nella presenza di un buco nero supermassiccio che risucchia materia interstellare e supernove che scagliano le stelle più sfortunate ai confini della galassia. La seconda è costituita dalla presenza di un numero indefinito di stelle che rimangono "sempre giovani", come se non invecchiassero di un solo giorno.

Per dare una spiegazione al fenomeno, gli scienziati hanno utilizzato simulazioni al computer e considerato la presenza di abbondante materia oscura nel nucleo galattico, come descritto in un nuovo articolo non ancora sottoposto a revisione paritaria. Da quanto si evince consultando la ricerca, sembra che le stelle al centro della galassia riescano a trarre energia dalla materia oscura circostante che utilizzano come "carburante" per rimanere sempre giovani.

Come si legge nell'articolo, i ricercatori si sono incuriositi notando che le stelle vicino al buco nero della nostra galassia hanno un aspetto molto giovane nonostante vivano in una zona non favorevole alla formazione di nuovi corpi celesti e mostrano "caratteristiche spettroscopiche di stelle più evolute".

Teorie divergenti

Altri ricercatori hanno teorie differenti sul perché ci siano così tante stelle giovani al centro della Via Lattea. Una di queste afferma che le stelle siano state spinte nella vicinanza del nucleo e il viaggio abbia innescato la formazione di nuove stelle. Tuttavia Isabelle John, dottoranda in fisica delle particelle astrofisiche all'Università di Stoccolma e autrice principale del nuovo studio, ha dichiarato a Live Science che lei e i suoi colleghi ricercatori volevano verificare se la materia oscura fosse un fattore in questo strano fenomeno.

Per dare valore alle loro affermazioni, gli scienziati hanno eseguito simulazioni al computer dalle quali è emerso chiaramente che queste stelle potrebbero essere più vecchie di quanto appaiano. Il motivo di tanta luminosità sarebbe appunto la presenza di materia oscura circostante che funge da "alimentazione continua". Queste stelle catturano particelle di materia oscura con la loro forza gravitazionale. Queste si scontrano tra loro rilasciando potenti ondate di energia all'interno delle stelle. 

"Le stelle bruciano idrogeno nella fusione nucleare,"..."La pressione esterna bilancia la pressione interna dalle forze gravitazionali e mantiene le stelle in un equilibrio stabile." 

Stando agli autori della ricerca, in un futuro prossimo i telescopi avanzati potrebbero confermare o smentire queste simulazioni al computer gettando nuova luce su almeno uno dei misteri nel cuore della nostra galassia. Per ora dobbiamo accontentarci di una teoria che, seppur supportata dalle simulazioni, rimane tale.

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