Gli utenti Mac pagano una tassa, un obolo quotidiano figlio dell'incompletezza di Mac OS X e del prezzo dei sistemi Apple.
"L'utente deve essere consapevole che passando al mondo Apple dovrà investire più denaro per ottenere la stessa esperienza che ha con Windows", ha dichiarato Brad Brooks di Microsoft.
"Se volete lo stesso tipo di applicazioni sul vostro Mac, dovrete acquistare molti software, e non avrete Microsoft Outlook, né i giochi. C'è anche una tassa tecnologica, che comprende la mancanza dell'HDMI, del Blu-Ray e dell'eSATA".
"Non manca poi una tassa sull'aggiornamento. L'unico sistema Apple aggiornabile è il Mac Pro da 2800 dollari. Si tratta di un sistema molto più costoso di qualsiasi PC".
Brooks si è poi soffermato sulla tassa riguardante le applicazioni. "Per vendere agli studenti Apple afferma che possono installare Windows e Office con Boot Camp o Parallels. Tuttavia, non dice che si paga un'altra tassa, che comprende il costo di Windows e di Office. Con i PC potrete avere tutto questo, insieme a un lettore Blu-Ray, per soli 800 dollari. Inoltre, grazie a tutti i servizi Windows Live, l'utente ottiene le medesime cose che Apple propone con MobileMe, soltanto che bisogna pagare".
Stuzzicato dal giornalista sul tema della sicurezza, Brooks ha dichiarato che Windows Vista è migliorato enormemente rispetto a Windows XP SP2 e che oggi blocca il 60% di attacchi in più. Sul confronto Mac vs PC, Brooks si è limitato a dire che è il confronto è difficile.
Microsoft teme Apple? La campagna pubblicitaria "I'm PC" come va interpretata?
"Ci siamo stancati di non poter dire la nostra sull'esperienza che provano miliardi di utenti, con soddisfazione, ogni giorno. Inoltre vogliamo spiegare a chi prende una strada diversa che cosa si perde, illustrando i costi e la tassa Apple che l'utente paga e di cui nessuno ha mai parlato efficacemente".