Non vuoi Windows pre-installato? Ecco il rimborso

L'ADUC ha sconfitto HP in tribunale e si è fatta rimborsare il sistema operativo indesiderato.

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a cura di Dario D'Elia

L'ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) è riuscita a farsi rimborsare da HP il costo di Microsoft Windows XP – pre-installato su un comune notebook regolarmente acquistato. Di fatto si tratta della dimostrazione che è possibile far valere i propri diritti di consumatori.

Il problema, infatti, è che spesso "chi non vuole il sistema operativo che è stato preinstallato sul computer che ha acquistato, è costretto a toglierlo e buttarlo via a proprie spese, dal momento che un altro requisito fondamentale di questo software è l'inscindibilità commerciale dal PC col quale è stato acquistato".

Il 25 novembre 2005 ADUC decise quindi di citare la Hewlett Packard presso il Giudice di Pace di Firenze. Dopo numerose udienze e aver depositato una voluminosa documentazione il 18 ottobre 2007 è stata decretato il rimborso di 140 euro e delle spese legali sostenute.

Il Giudice di Pace di Firenze ha riconosciuto il vincolo del produttore hardware con la licenza del software, sebbene disconosciuta da quest'ultimo poiché (a suo avviso) predisposta unilateralmente dalla Microsoft. "Non appare credibile che il testo delle condizioni del contratto (EULA) non sia stato conosciuto dalla HP essendo verosimile piuttosto che esso sia il frutto di accordi commerciali intercorsi tra le due società (HP e Microsoft). In ogni caso deve ritenersi da HP accettato e fatto proprio, nel momento stesso in cui lo ha installato sul suo hardware offrendo poi in vendita il prodotto finale", ha dichiarato il Giudice dott. Lo Tufo. "Le clausole contrattuali vanno eseguite secondo buona fede e perciò astenendosi da condotte vessatorie ed ostruzionistiche, come stabilisce l'art. 1375 cc.".

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