Questa distro Linux si installa con il setup di Windows

Se siete restii alle abitudini di Windows ma volete comunque assaggiare Linux, la distro Alpine potrebbe essere una soluzione ma attenzione alla configurazione.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nel mondo della tecnologia e dell'informatica, non è raro imbattersi in sperimentazioni audaci che spingono i limiti di ciò che consideriamo possibile. Una di queste recenti avventure tecniche vede protagonista uno sviluppatore di nome Naman Sood, il quale ha catturato l'attenzione degli appassionati di software con un progetto alquanto insolito: installare Alpine Linux tramite un installer di Windows. Questo esperimento, diventato virale grazie a uno screenshot e un video semiserio pubblicati da Sood, culmina ora in una dettagliata guida, accessibile dal 30 aprile, che illustra passo dopo passo il processo da lui adottato.

Il cuore dell'esperimento risiede nella possibilità di usare distibuzioni Linux che consentono il montaggio manuale delle partizioni, quali Arch Linux e Alpine Linux. Tuttavia, a causa di specifiche esigenze tecniche, in particolare per quanto riguarda il comando "pacstrap" richiesto per l'installazione di Arch, l'esperimento di Sood si focalizza sulla distribuzione Alpine. Quest'ultima è particolarmente apprezzata nell'ambito tecnologico per la sua enfasi sulla semplicità, sicurezza e su un'impronta sistemica estremamente contenuta, elementi che la distinguono da distibuzioni più onerose come Gentoo, pur rivolgendosi entrambe ad utenti avanzati.

L'installazione di Alpine Linux attraverso l'installer di Windows si annuncia come un percorso costellato di sfide tecniche. Coloro che decidono di intraprendere questa via dovranno prepararsi a una serie di passaggi complessi che includono la creazione manuale di partizioni, la modifica di file di testo e di configurazione, così come la manipolazione di file WIM (Windows Imaging Format). Un dettaglio particolarmente curioso riguarda la necessità di includere manualmente una End User License Agreement (EULA), preferibilmente GNU, che sia leggibile dall'installer di Windows, un ostacolo che ha richiesto a Sood tre giorni per essere superato.

Oltre alle sfide tecniche, chi si avventura in questo esperimento deve essere preparato a potenziali complicazioni in termini di compatibilità e stabilità del sistema operativo installato. Anche seguendo attentamente le istruzioni, i problemi di compatibilità con il file system NTFS o le restrizioni ancora presenti in ambiente Windows potrebbero compromettere l'utilizzo del PC, rendendo forse necessario l'intervento di un live CD per la risoluzione dei problemi. Questo sottolinea il carattere sperimentale e potenzialmente instabile dell'installazione di Alpine Linux tramite l'installer di Windows.

Nonostante le possibili difficoltà e l'insolita natura del progetto, l'esperimento di Naman Sood rappresenta un interessante caso di studio sull'interoperabilità tra sistemi operativi e sulla flessibilità degli ambienti software.