NVIDIA perde 500 miliardi, è il calo più grande di sempre per l'azienda

Nel giro di tre giorni NVIDIA ha perso la bellezza di 500 miliardi di dollari, cedendo il primato raggiunto solo pochi giorni fa.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Il regno di NVIDIA è durato solamente pochi giorni: dopo essere diventata l'azienda più valutata al mondo, con una capitalizzazione di mercato di 3,34 trilioni di dollari, ha perso 500 oltre miliardi nel giro di tre giorni, cedendo il posto a Microsoft e Apple e tornando terza in classifica, con una capitalizzazione di 2,9 trilioni di dollari.

Non è chiaro il motivo di questo crollo improvviso, anche considerando che NVIDIA non ha cambiato i propri piani né ha alcuna intenzione di farlo, ma sembrerebbe legato a voci di corridoio secondo cui Jensen Huang avrebbe venduto azioni per 95 milioni di dollari. Anche se confermato, non si tratterebbe di nulla di preoccupante, visto che si tratterebbe di una vendita già programmata.

all'inizio del 2023, una perdita di 500 miliardi avrebbe messo in ginocchio l'azienda.

Per quanto considerevole, la perdita non rappresenta nessun rischio reale per NVIDIA, che continua a navigare in ottime acque trascinata dalle proprie soluzioni per l'intelligenza artificiale. L'azienda continua il proprio cammino, che prevede acceleratori all'avanguardia, supportati da un'ecosistema software estremamente competitivo, e una nuova architettura ogni anno, per competere al massimo con i molti rivali, tra cui ovviamente ci sono anche Intel e AMD. 

In molti hanno paura che il boom dell'IA influenzi il mercato delle GPU consumer, che verrebbero messe in secondo piano da NVIDIA. L'azienda ha già precisato più volte in passato che non sarà così (almeno per il momento...) e che le RTX 50 arriveranno entro fine anno, come previsto.

L'improvviso calo in borsa di NVIDIA rende molto bene l'idea di quanto sia cresciuta l'azienda nell'ultimo anno: all'inizio del 2023, una perdita di 500 miliardi avrebbe messo in ginocchio l'azienda. Oggi, dopo una crescita quasi del 200% in un anno e del 145% da gennaio a oggi grazie al traino dell'IA, è quasi trascurabile.

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