IBM, presto un computer quantistico con 53 qubit

Il mese prossimo IBM metterà a disposizione di industrie e accademici un nuovo sistema quantistico con 53 qubit.

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a cura di Manolo De Agostini

IBM continua a fare progressi nel mondo dei processori e computer quantistici. L’azienda statunitense ha annunciato in una nota stampa che “entro un mese la flotta di soluzioni quantistiche commerciali crescerà a 14 sistemi, incluso un nuovo computer quantistico con 53 qubit”.

Si tratterà del sistema quantistico universale accessibile al resto dell’industria, che potrà sfruttarlo per fare esperimenti ancora più complessi. In attesa di saperne di più, questa piccola ma grande rivelazione arriva in occasione dell’apertura del nuovo IBM Quantum Computation Center nello stato di New York.

Il nuovo centro nasce per supportare le necessità di una comunità in crescita con oltre 150.000 utenti registrati e quasi 80 clienti commerciali, istituzioni accademiche e laboratori di ricerca per l’avanzamento del calcolo quantistico e l'esplorazione delle applicazioni pratiche.

Da quanto IBM ha aperto i suoi sistemi quantistici al cloud nel 2016 sono stati fatti oltre 14 milioni di esperimenti e pubblicati più di 200 documenti scientifici. La domanda di accesso a questi computer è così alta che l’azienda ha messo online 10 computer quantistici, così composti: cinque sistemi con chip a 20 qubit, un sistema con 14 qubit e quattro sistemi a 5 qubit.

Cinque di questi computer hanno un Quantum Volume - una metrica fondamentale per analizzare le performance reali di un computer quantistico, più accurata rispetto al semplice confronto basato sul numero di qubit - pari a 16. A detta di IBM, più alto è il Quantum Volume, maggiori sono i problemi – virtuali e reali – che potrebbero essere potenzialmente risolti.

“I sistemi quantistici di IBM sono stati ottimizzati per l'affidabilità e la riproducibilità delle operazioni programmabili multi-qubit. A causa di questi fattori, i sistemi IBM consentono ricerche computazionali quantistiche all'avanguardia con una disponibilità del 95 percento”, sottolinea il colosso statunitense.

I computer quantistici promettono di aprire la porta a future scoperte scientifiche come nuove medicine e materiali, grandi miglioramenti e ottimizzazioni nella filiera produttiva e nuove strade per modellare i dati finanziari al fine di fare migliori investimenti. I campi applicati sono però sterminati e purtroppo non alla portata dei supercomputer tradizionali moderni.

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