Immagine di FLSun S1, la stampante 3D più veloce al mondo | Test & Recensione
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FLSun S1, la stampante 3D più veloce al mondo | Test & Recensione

La FLSun S1 debutta come la stampante 3D consumer più veloce del mercato, grazie ai suoi 1200 mm/s. Scopriamo come va in questa recensione.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

FLSun ha sempre puntato sulla velocità: la S1 è il modello attualmente più veloce disponibile e, al momento della scrittura di questo articolo, è la stampante più veloce - tra i modelli consumer - che è possibile acquistare. La velocità viene a discapito della qualità di stampa, ma non al punto tale da diventare un vero problema. In altre parole, se avete bisogno di produrre pezzi molto velocemente e non vi interessa che siano perfetti in ogni dettaglio, allora rimarrete soddisfatto. Vediamo come è andata la mia prova e se la S1 sarà la vostra prossima stampante.

Come è fatta

Quando FLSun mi ha contattato per propormi la prova della S1 ho dato un’occhiata alle specifiche tecniche e alle immagini sul sito, e purtroppo non mi sono soffermato sulle dimensioni, nonostante queste fossero ben presenti sulla pagina delle specifiche tecniche. A colpo d’occhio sembrava una stampante dalle dimensioni un po’ sopra alle media, ma in realtà è gigante. È alta un metro (1030 mm), e larghezza e profondità sono di circa mezzo metro.

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Non è quadrata, essendo una stampante Delta segue il posizionamento dei tre alberi su cui è montato l’estrusore, quindi una una forma triangolare. Pesa ben 41 chilogrammi. Arriva a casa in una scatola ancora più grande, montata su un piccolo pallet e per posizionarla nel laboratorio dove ho le altre stampanti ho dovuto usare un carrello portapacchi. Riuscirete a posizionarla correttamente anche da soli, a meno di non doverla trasportare su delle scale, ma se potete farvi aiutare da un amico, meglio.

Nel mio caso ho deciso di posizionarla a terra, perché non mi piaceva avere un bestione enorme che arrivava quasi al soffitto. Averla a terra rende però un po’ scomodo usarla, dato che la plancia dei controlli è posizionata nella base inferiore e non si può spostare, oltre al fatto che la base di stampa è nella parte inferiore, quindi sarà necessario abbassarsi per recuperare l’oggetto stampato. Al contrario, se posizionata su un mobile l’alloggiamento della bobina sarà troppo in alto e fuori portata, a meno che non siate alti due metri. Insomma, l’ideale sarebbe posizionarla su un tavolino basso, in maniera tale da avere tutte le parti essenziali a portata di mano.

La S1 arriva semi-assemblata, anzi, è meglio dire che è quasi totalmente assemblata. Dovrete togliere i fermi alle tre cinghie, avvitare la porta in vetro con delle cerniere e collegare il pannello di controllo. FLsun usa dei connettori USB-C, molto comodi, numerati dall’uno al tre, quindi non potrete sbagliare. Il pannello di controllo dovrà essere fissato tramite due viti, scomodissime da inserire se come me la posizionerete a terra, ma niente di impossibile. Non dovrete fare altro, se non collegare il cavo di alimentazione, inserire la bobina (ce n’è una inclusa di PLA-HS) e avviare la stampante, che impiegherà una decina di minuti per svolgere la routine di autocalibrazione.

Specifiche tecniche

La stampante viene fornita con due ugelli, uno preinstallato da 0,2 mm e uno nella confezione da 0,4 mm, entrambi realizzati in acciaio temprato e dotati di un elemento riscaldante in ceramica da 80W. La stampante ha una precisione di stampa fino a 0,1 mm, con altezze degli strati che vanno da 0,1 a 0,35 mm e una temperatura massima dell'ugello di 350°C. Ovviamente sarà necessario acquistare diverse dimensioni di ugelli per variare l’altezza degli strati.

Il filamento supportato è quello classico da 1,75 mm e potrete stampare PLA, PETG, TPU, ABS, ASA, PVA, PET e altri. L’alloggiamento del filamento permette di eliminare l’umidità e mantiene il materiale in buona salute, per una stampa perfetta.

Le tre braccia del sistema Delta sono in carbonio, il piano di stampa può essere riscaldato fino a 120 gradi ed è dotato di una piastra in PEI rimovibile, e il volume di stampa è di 320 x 430 mm, quindi si tratta di un piatto di dimensioni decisamente sopra alla media.

Il sistema di raffreddamento è gestito da una ventola CPAP che arriva a 40mila giri al minuto, decisamente rumorosa quando alla massima velocità.

Montata in un angolo c’è anche una videocamera con risoluzione Full HD che permette di controllare da remoto lo stato della stampa e anche registrare dei time-lapse.

Per garantire che l'estrusione del materiale sia il più pulita possibile, senza spaghetti o blobs, FLSun ha utilizzato un estrusore a doppio ingranaggio a trasmissione diretta. Questo significa che invece di un solo ingranaggio per tirare il filamento attraverso il tubo, viene utilizzato anche un secondo ingranaggio. Questo garantisce una doppia presa sul filamento, riducendo al minimo qualsiasi problema di alimentazione dell’ugello.

FLSUN ha aggiunto anche vari sensori, che fa ricadere sotto il nome di “funzioni AI”, un termine oggi abusato e, in casi come questo, usato decisamente a sproposito. In pratica, i vari sensori rilevano l’efficacia del primo strato della stampa, la presenza di detriti, errori di stampa (mancanza di filamento o spaghetti) e, quando vengono rilevate questa situazioni, la stampa viene messa in pausa, evitando di perdere tempo e filamento. C'è anche una telecamera Lidar che rileva lo stato di adesione del primo layer e poi continua la stampa se le misurazioni soddisfano dei requisiti di base. Insomma, un pacchetto sensori che dovrebbero evitare brutte sorprese durante la stampa, o quantomeno bloccarla se qualcosa va storto.

La FLSun S1 è dotata di connettività Wireless a 5 GHz e 2.4 GHz, la connessione si effettua direttamente dallo schermo touchscreen, sufficientemente grande da visualizzare una tastiera comoda da usare. Vi verrà chiesto di effettuare la connessione durante la fase d’installazione, come per ogni altro dispositivo elettronico moderno dopo essersi connessa controllerà subito la presenza di un nuovo firmware e, se disponibile, lo scaricherà e aggiornerà.

Elencando qualche altra caratteristica tecnica, è presente un sistema di compensazione delle vibrazioni, che viene calibrato durante l’installazione. Capirete l’importanza di questo sistema non appena farete partire la prima stampa alla massima velocità. L’estrusore viene mosso a una tale velocità e accelerazione che quando ho fatto vedere un video a un paio di amici pensavano fosse un video accelerato, e non in tempo reale. I cambi di direzione sono talmente repentini che non riuscirete a tenere a fuoco l’estrusore, bensì noterete l’effetto scia, come quando mettete una mano davanti agli occhi e la muovete velocemente avanti e indietro. Queste sollecitazioni creano molte vibrazioni e senza un sistema di compensazione sarebbe impossibile mantenere il piatto di stampa “sincronizzato” con il movimento dell’estrusore e riuscire a stampare il modello.

Un altro elemento distintivo è il sistema di riscaldamento del piatto, che analizza il modello che vogliamo stampare e riscalda unicamente la zona in cui il modello poggerà sulla base.

S1 include anche un sistema di filtraggio dell’aria, un filtro HEPA che cattura le particelle rilasciate nell’aria dalla fusione del materiale. La maggior parte dei materiali comunemente usati con una stampante FDM non sono nocivi, o meglio non dovrebbero esserlo, infatti si consiglia sempre di evitare di stare molte ore nella stessa stanza in cui c’è una stampante in funzione e di areare bene dopo o durante l’uso, mentre con altri materiali, come l’ABS, è proprio sconsigliato e l’areazione è molto più importante. In ogni caso la S1 integra un sistema di filtraggio di base, cosa che su altre stampanti è possibile aggiungere, ma he richiede l’impiego di un box.

Pannello di controllo e slicer

Lo schermo di controllo è ben organizzato, permette di gestire molte opzioni, ma è anche possibile accedere tramite browser a un pannello più esteso, da cui vedere anche l’immagine ripresa dalla videocamere e da cui è possibile avviare la stampa. Diamo un’occhiata veloce alle varie impostazioni presenti.

Dal menù delle opzioni “avanzate” è possibile muovere la testina di stampa, regolare la temperatura dell’ugello, riscaldare il piatto o avviare il raffreddamento. Potrete scegliere tra differenti preset in base al materiale, ma è ovviamente possibile integrare queste informazioni direttamente dallo slicer nel file di stampa.

La scheda "Filamento" è quella che permette di caricare e scaricare il filamento. La procedura è molto semplice, poiché basta infilare il filamento in un apposito foro a cui è collegato il classico tubo in PTFE che porta il filamento fino all’estrusore. Inserite il filamento fino a quando sentirete che non potrà essere spinto oltre, appendete la bobina all’apposito gancio e poi cliccate sul touchscreen, il caricamento avverrà in automatico. Dalla schermata è anche possibile avviare un ciclo di asciugatura del filamento, ma se vorrete usare quel filamento per la stampa, sarà la stampante stessa a rilevare l’umidità e la temperatura e a fare il necessario.

La scheda "Calibrazione" non è molto utile, a meno che non abbiate problemi che il sistema di autocalibrazione non riesce a risolvere da solo.

Passerete la maggior parte del tempo nelle schede "Stampa" o "File". Nella sezione "File" ci sono tre cartelle: modelli, video e log. La stampante ha una telecamera per il time-lapse in bianco e nero da 1080p già installata e se attiva genererà un video per ogni stampa. Tuttavia, almeno nell’attuale versione firmware, il video verrà sovrascritto ogni volta, quindi se vorrete salvarlo dovrete collegare una pendrive a una delle due porte disponibili e trasferire il file.

La scheda di stampa mostrerà "Locale" in cima, fornendo un'immagine dei sei file inclusi: Benchy, un vaso, un faro su una roccia, un cestino di fiori, un gatto. Collegando una chiavetta USB, apparirà una nuova scheda, etichettata "USB". Cliccando sopra semplicemente accederete alla memoria e verranno mostrati i file inclusi.

Una volta avviata la stampa verrà mostrata una nuova schermata. A sinistra c'è la percentuale di completamento con un indicatore radiale attorno all'immagine, così come il tempo trascorso. A destra c’è un indicatore di velocità che mostra la velocità di stampa in quel determinato momento. La velocità non sarà sempre a 1200 mm/s, poiché a volte deve posizionarsi prima di iniziare l’estrusione.

Tutte queste informazioni, come detto, sono consultabili anche dal pannello di controllo tramite browser.

Nella chiavetta USB fornita con la stampante è presente anche lo slicer FLSun, un fork dello slicer di Prusa, quindi non c’è molto da dire. È praticamente identico come impostazione, solo ridotto nelle funzioni.

Quanto è veramente veloce?

Prima di passare alle prove di stampa, quanto è veramente veloce la FLSun S1? La risposta semplice è “veramente molto”, poiché basta guardare le velocità massime delle altre stampanti in circolazione e, nelle ipotesi migliori, non si arriverà nemmeno alla metà di quello che può fare la S1. I due modelli più veloci che mi vengono alla mente sono la Elegoo Neptune 4 Plus e la Creality K1 Max, che raggiungono i 500 mm/s, mentre molte altre rimangono tra i 300 e i 400 mm/s. Con i suoi 1200 mm/s la S1 è decisamente più veloce della concorrenza.

Prova di stampa

È importante ricordare che per stampare bene con la S1 è necessario usare un filamento HS, cioè High Speed. Le stampe che ho fatto sono state fatte con PLA-HS, quello fornito con la stampante. Ho poi fatto altre stampe con un PLA classico e ho notato più imprecisioni. A quanto pare il filamento HS ha veramente qualcosa di differente rispetto agli altri, e fino a questo momento non ero in grado di affermarlo con certezza. È anche possibile usare un filamento non HS, sia chiaro, ma dovrete diminuire la velocità. In alcuni casi probabilmente potrete stampare anche alla massima velocità, ma il risultato finale dipende molto da come è fatto il modello. Le stampe più complicate mostreranno più difetti, quelle più lineari invece andranno a buon fine quasi certamente.

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Dalle immagini allegate potete vedere delle chiare differenze di precisione, soprattutto nella realizzazione degli elementi più difficili. Il modello benchy bianco è stampato con la S1 mentre quello nero è stampato con una Prusa MK4; ovviamente bisogna tenere in considerazione la velocità di realizzazione, che per la S1 è di 8 minuti, mentre per la MK4 è quasi tre volte tanto (con impostazioni standard). Stampare superfici più ampie mostra risultati migliori in termini di qualità. Il modello che vedete in due colori è un mix tra filamento PLA-HS e PLA classico, ho messo in pausa la stampa e ripresa dopo il cambio di filamento per valutarne il risultato, ed è stato ottimo, non ci sono evidenti difetti.

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La community fatta dai primi acquirenti di S1, al momento della stesura di questa prova, è divisa con vari utenti che si aspettavano una qualità superiore. Sono stati denunciati alcuni problemi di gioventù, come malfunzionamenti dopo l’aggiornamento firmware, o situazioni di sottoestrusione, che ho notato anche io ma in maniera lievi e sporadica. Nella mia prova non ho riscontrato altri difetti, che probabilmente possono essere figli di un prodotto giovane, migliorabili con nuovi firmware o un po’ di pratica.

Verdetto

La FLSun S1 è una stampante unica nel suo genere, almeno per ora. Dalla sua ha la velocità massima elevata, che si esprime maggiormente con i modelli più piccoli o più complessi, poiché è in quelle situazioni dove la testina di stampa si deve spostare continuamente che può dare il meglio di sé. Di contro, alla massima velocità, la precisione e la qualità di stampa non sono al livello di modelli più lenti e di fascia più alta. Se invece consideriamo i modelli più grandi, dove la S1 riesce ugualmente a finire il lavoro prima, la qualità finale della stampa è più che adeguata e pari ai modelli più capaci.

Inoltre, FLSun ha integrato tante caratteristiche di base non presenti su altri modelli, come il filtro dell’aria, uno scomparto a temperatura e umidità controllata per il filamento, una videocamera, tanti sensori che evitano di sbagliare la stampa, l’illuminazione o il piatto riscaldato a zone. Certo è difficile fare un confronto preciso con altre stampanti, poiché la S1 costa 1599 euro, un prezzo anche tre volte superiore a molti modelli di fascia consumer, e a questo prezzo è possibile accedere a stampanti multicolore, come la Bambulab X1 Carbon, che però non sono confrontabili con la S1.

Forse, il confronto migliore dovrebbe essere con modelli di fascia prosumer, pensati per la velocità, che costano molto di più, e in questo caso la FLSun S1 sarebbe imbattibile.

Insomma, S1 si ritaglia una sua fetta di mercato al momento poco affollata. Se non vi interessa una velocità di stampa fuori dal comune, non ha molto senso per voi pensare di acquistare la S1. Se invece fate prototipazione veloce, probabilmente sarà un ottimo acquisto, soprattutto perché non vi interesserà la massima precisione della stampa e una superficie non perfettamente piatta non vi disturberà.

Proprio per le sue doti velocistiche, che certamente possono essere considerate molto importanti per alcuni acquirenti, conferisco alla Flsun S1 il nostro Award.

Voto Recensione di FLSun S1



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Velocissima

  • Filtro dell'aria

  • Videocamera

  • Tutto automatizzato

  • Scomparto filamento separato

Contro

  • Molto rumorosa

  • Molto ingombrante

Commento

La FLSun S1 è una stampante 3D incredibilmente veloce, ideale per chi vuole stampare prototipi e altri modelli il più rapidamente possibile, anche a discapito di una qualità non perfetta. Si ritrova in un segmento di mercato tutto suo, dato che il mondo consumer non ha, per il momento, stampanti che capaci di competere in termini di velocità.

Informazioni sul prodotto

Immagine di FLSun S1

FLSun S1

FLSun S1 è una stampante 3D Delta capace di raggiungere una velocità di 1200 mm/s, ha un volume di stampa molto grande ma, per questo, è anche decisamente ingombrante. Integra molte funzionalità premium, tra cui la compensazione delle vibrazioni, il riscaldamento del piatto a zone, sensori capaci di rilevare gli errori di stampa e una webcam per la registrazione di time-lapse e controllare l'andamento della stampa.
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