Vi piacerebbe giocare al vostro videogame preferito con un controller in grado di aumentare il livello di difficoltà a seconda della vostra bravura? Presto quest'idea potrebbe diventare realtà grazie a un progetto della Stanford University.
Un team di ingegneri dell'università ha infatti sviluppato una tecnologia in grado di capire le emozioni di una persona attraverso vari sensori, e ha applicato una serie d'innesti al classico joypad per Xbox 360, impugnato da milioni di giocatori ogni giorno.
Il risultato è un controller in grado di cambiare l'intensità del gioco attraverso i dati corporei del giocatore, come la respirazione, il battito cardiaco e i movimenti delle mani. Combinando questi tre dati si può intervenire su un gioco, aumentando la difficoltà quando l'utente si annoia e ammorbidendo il livello di sfida quando la situazione comincia a farsi troppo "seria".
Per ora non è chiaro se l'esperimento degli ingegneri di Stanford sia destinato a rimanere solo un prototipo, ma è innegabile che i dati biometrici rappresentino insieme alla realtà virtuale una delle possibili strade che si potrebbero prendere per far evolvere il settore dei videogiochi.