Apple alla fine ha ceduto di fronte alla pressione degli editori: ha eliminato i paletti sulla gestione dei pagamenti delle App. D'ora in poi, stando a quanto riporta MacRumors, quotidiani e riviste potranno stabilire a piacimento non solo se attivare i pagamenti In-App o meno, anche la politica tariffaria. La voce "stesso prezzo o inferiore rispetto a questo esterno alla app" è scomparsa dal contratto di policy (App Store Review Guidelines).
In-App
Dal 30 giugno entreranno in vigore norme aggiornate: nello specifico è stata cambiata la sezione 11.13, ora diventata 11.14. In questa si parla della possibilità di non attuare revenue sharing degli introiti quanto le vendite avvengono al di fuori della piattaforma Apple – come nel recente caso del Financial Times.
Il passo indietro di Apple probabilmente si deve non tanto alle proteste degli editori ma alle nuove indagini antitrust che sono partite negli Stati Uniti e nell'Unione Europea. Gli obblighi dei pagamenti In-App secondo molti esperti potevano essere considerati al confine delle normative vigenti. Apple ha preferito giocare d'anticipo e concedere un po' più di libertà ai suoi partner.