AdTech verso un +60%, alla ricerca della soluzione che tenga insieme pubblicità e privacy

Il mercato AdTech raggiungerà i 27 miliardi di dollari entro il 2024, ma la crescente attenzione alla privacy impone nuovi paradigmi di raccolta e gestione dei dati.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Negli ultimi anni, il mercato dell'AdTech ha registrato una crescita esponenziale, con previsioni che stimano un valore di 27 miliardi di dollari entro il 2024, con un aumento del 60% nei prossimi cinque anni. Questo boom è guidato dalla necessità crescente di migliorare il targeting degli annunci pubblicitari digitali, che rappresenta una componente cruciale per il successo delle campagne pubblicitarie online. In altre parole, servono tecnologie sempre migliori per assicurarsi che gli adv raggiungano precisamente il pubblico con il giusto profilo. 

Un’azione che, inevitabilmente, è accompagnata da preoccupazioni sempre più pressanti riguardo alla privacy dei consumatori, che stanno spingendo il settore a ripensare le modalità di raccolta e utilizzo dei dati.

Secondo un recente studio di Juniper Research, il mercato AdTech, che comprende una vasta gamma di strumenti e soluzioni per l'ottimizzazione dell'acquisto e della vendita di spazi pubblicitari digitali, dovrà affrontare sfide significative per conciliare l'efficacia del targeting con il rispetto delle normative sulla privacy in continua evoluzione. Sfide che stimoleranno una crescita notevole, con un valore complessivo superiore ai 43 miliardi di dollari entro il 2029. 

L'aumento delle regolamentazioni in materia di privacy, come il GDPR in Europa e il CCPA negli Stati Uniti, ha imposto restrizioni significative sul modo in cui i dati degli utenti possono essere raccolti, analizzati e utilizzati. Questo ha messo in crisi molti degli approcci tradizionali del settore AdTech, costringendo le piattaforme a sviluppare nuove soluzioni che siano in grado di rispettare i requisiti di legge e al contempo mantenere l'efficacia delle loro campagne pubblicitarie. L’esempio più famoso in questo senso è forse il browser Google Chrome: da anni stanno tentando di eliminare i cookie di terze parti e sostituirli con una piattaforma interna dal funzionamento diverso. 

Una scelta sensata ma il mondo della pubblicità online ha rapidamente etichettato la novità come “apocalisse”. L’altro evento importante in questo scenario riguarda Apple, che qualche tempo fa ha cambiato il comportamento di iPhone bloccando di default tutti i sistemi di tracking. 

Molly Gatford, analista presso Juniper Research, ha sottolineato l'importanza di adottare soluzioni di identità basate sui dati di prima parte e sistemi di gestione del consenso più avanzati, come quelli offerti dalle Customer Data Platforms (CDP), che permettono una raccolta dati conforme e trasparente.

 "L'integrazione dell'IA nei processi di segmentazione del pubblico deve essere accompagnata da un rigoroso controllo del consenso, garantendo che i dati elaborati provengano solo da utenti che hanno espresso un consenso esplicito. Questo è fondamentale per mantenere un alto valore aggiunto per gli inserzionisti in un mondo sempre più attento alla privacy," ha affermato Gatford

Per adattarsi a queste nuove sfide, le piattaforme AdTech stanno investendo in tecnologie innovative che consentano una gestione più etica e trasparente dei dati. Tra queste, si stanno affermando le soluzioni di identità basate su identificatori derivati dall'autenticazione e altre tecnologie che permettono la raccolta di dati in tempo reale, garantendo al contempo il rispetto della privacy degli utenti.

Il futuro del mercato AdTech dipenderà in gran parte dalla capacità delle piattaforme di bilanciare l'efficacia pubblicitaria con la necessità di proteggere i dati personali. Le aziende che sapranno adottare queste nuove tecnologie e adattarsi rapidamente alle regolamentazioni in evoluzione saranno quelle che trarranno maggiore beneficio da questa fase di trasformazione del settore. 

Il nodo da sciogliere è sia semplice sia complesso: è semplice perché si capisce facilmente che fino a oggi la raccolta dati è avvenuta con poca attenzione alla privacy, e che oggi la nuova gestione dei dati implica un cambiamento radicale. È complesso perché, almeno al momento, la nuova protezione dei dati va a intaccare direttamente il fatturato dei network pubblicitari perché gli spazi adv hanno perso valore. 

La complessità, ancora non risolta, sta nel far convivere strumenti che di fatto riducono la profittabilità con i bisogni di crescita costante dei margini. Chi troverà una soluzione AdTech che possa risolvere questo problema avrà tra le mani una vera miniera d’oro.

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