Le Ferrari F1 non saranno poi così "blu", svelata la vera livrea per il GP di Miami

Ferrari svela la nuova livrea per il GP di Miami: aggiunge tocchi di blu all'iconico rosso, ma delude gli appassionati per il mancato omaggio al NART.

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a cura di Giulia Di Venere

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In occasione del Gran Premio di Miami, Ferrari ha svelato una livrea speciale per le sue monoposto di Formula 1, suscitando reazioni contrastanti tra i fan. La storica scuderia italiana ha deciso di arricchire il suo iconico rosso con tocchi di blu e nuovi loghi di Hewlett-Packard, in un rinnovamento che ha però deluso molti appassionati. Questa novità era attesissima, soprattutto dopo l'annuncio fatto dalla scuderia che avrebbe celebrato il 70° anniversario della sua presenza negli USA con una livrea commemorativa.

Le aspettative erano rivolte principalmente verso un possibile omaggio al North American Racing Team (NART), un team creato da Luigi Chinetti negli anni '50 per promuovere la vendita delle auto Ferrari negli Stati Uniti. Il NART ha giocato un ruolo cruciale non solo come strumento di marketing, ma anche come protagonista nelle corse automobilistiche sportive americane. Di fatto, fu il NART a correre sotto la bandiera americana quando John Surtees vinse il campionato mondiale nel 1964, in seguito al rifiuto della FIA di permettere a Ferrari di competere con la 250 LM.

L'allusione storica di Ferrari al NART ha quindi alimentato le speculazioni riguardo a un tributo a questi colori, ma le tonalità di blu scelte per la livrea speciale, Azzurro La Plata e Azzurro Dino, non hanno alcun legame diretto con il NART, il che ha deluso parte dell'audience che sperava in un riconoscimento più esplicito di questo legame storico. 

Il GP di Miami sarà l'occasione per celebrare la partnership con HP, che segna il primo accordo sui diritti di denominazione per Ferrari dopo la fine della lunga collaborazione con Philip Morris International. A ogni modo, le uniche parti interessate dalla colorazione azzurra sono le ali, l'engine cover, l'halo, gli specchietti retrovisori, i numeri di gara e i cerchi, in un richiamo alle monoposto degli anni '60.