Audi sta valutando l'ipotesi di interrompere la produzione di due dei suoi modelli elettrici a causa di una riduzione della domanda. Si tratta della Q8 e-tron e della Q8 Sportback e-tron. Questa decisione potrebbe portare alla chiusura dello stabilimento di Bruxelles, che attualmente impiega oltre 3.000 persone.
Secondo quanto comunicato dal quartier generale di Ingolstadt, la linea di modelli Q8 e-tron, che ha rappresentato per Audi l'iniziale passo verso la mobilità elettrica nel 2018, sta attraversando un periodo di diminuzione delle vendite. "La famiglia dei modelli Audi Q8 e-tron risente di un trend specifico del segmento. La Q8 e-tron ha segnato l'inizio della mobilità elettrica per Audi nel 2018 e ha avuto un grande successo in tutto il mondo per molti anni. Con l'aumento dei nuovi modelli sulla Premium Platform Electric, l'azienda sta ora assistendo a un calo della domanda".
Inoltre, sono emerse difficoltà specifiche presso il sito produttivo di Bruxelles, come la posizione poco favorevole vicino al centro città, una logistica complicata e costi di produzione ritenuti elevati.
Audi, al momento, non ha ancora definito con chiarezza il futuro dello stabilimento e sta portando avanti un dialogo con i rappresentanti sindacali. Il fine è minimizzare l'impatto sui lavoratori e valutare eventuali soluzioni alternative alla chiusura completa della fabbrica. La decisione di ponderare l'arresto della produzione è stata condivisa anche con la casa madre, il Gruppo Volkswagen, che ha rilasciato una nota evidenziando un "impatto significativo" sull'utile operativo annuale.
Questo scenario sottolinea non solo le sfide legate alla gestione del cambiamento nell'industria automobilistica, ma anche l'impatto significativo che tali decisioni hanno sulla forza lavoro e sulle economie locali. La chiusura di uno stabilimento, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, non è mai un'operazione semplice e richiede un'attenta pianificazione e consultazione con tutte le parti interessate. Audi e Volkswagen sembrano determinati a navigare questi cambiamenti nel modo più responsabile e sostenibile possibile.