Le case cinesi reagiscono ai dazi, la guerra commerciale è vicina

La guerra dei dazi è iniziata: le case cinesi sembra che abbiano chiesto a Pechino di aumentare le tariffe sulle importazioni di auto termiche.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Queste settimane segnano un punto cruciale nelle relazioni commerciali tra Europa e Cina, con l'avvio di una tensione sui dazi che potrebbe esplodere in una vera e propria guerra commerciale. Secondo il Global Times, recentemente si è tenuto un incontro riservato tra i giganti dell'industria automobilistica europea e cinese, durante il quale i costruttori cinesi hanno manifestato l'intenzione di sollecitare al proprio governo un incremento delle tariffe sull'importazione di auto a benzina provenienti dall'Europa. Questa mossa sarebbe una risposta ai dazi europei preannunciati sulle auto elettriche cinesi, che entreranno in vigore il 2 novembre 2024, con efficacia retroattiva al 4 luglio.

Nonostante queste tensioni, le parti hanno ancora oltre cinque mesi per negoziare e potenzialmente raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le esigenze. L'Europa ha lanciato accuse alla Cina di praticare il dumping per sostenere la propria industria automobilistica con incentivi fiscali vantaggiosi, mentre la Cina si difende proclamando contromisure per proteggere i diritti dei suoi costruttori.

I nuovi aumenti imposti dalla Cina potrebbero colpire di tutto e non solo le auto
Inoltre, un centro di ricerca automobilistica affiliato al governo cinese suggeriva di aumentare i dazi sulle auto europee a motore termico al 25%, un incremento del 10% rispetto al livello attuale. Ma le tensioni non si limitano al settore automobilistico: altri prodotti come carne di maiale e latticini europei sono anche nel mirino della Cina.

Questi sviluppi delineano una situazione complessa e multiforme, in cui il settore automobilistico potrebbe essere solo uno dei fronti di una disputa commerciale più ampia e potenzialmente dannosa per le economie e le imprese di entrambe le parti.

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