L'Europa ci ripensa, in pausa la legge per spiare i messaggi

Il consiglio dell'UE ha deciso di ritirare il voto sul controverso piano di controllo delle chat proposto dal Belgio, attuale presidente dell'UE.

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a cura di Marco Silvestri

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Proprio ieri vi avevamo raccontato dei tanto criticati piani dell'UE rispetto all'introduzione di un sistema di monitoraggio che cosentee di leggere anche i messaggi criptati inviati tramite le più comuni app di messaggistica. Oggi, il Consiglio dell’UE e i suoi partecipanti hanno deciso di ritirare il voto sul controverso piano di Chat Control proposto dal Belgio, paese che attualmente si trova alla guida del Parlamento Europeo. Secondo il report di Netzpolitik:

"Il Consiglio dell’UE non ha preso una decisione sul chat control oggi, poiché l’argomento è stato rimosso dall’agenda a causa della mancanza di una maggioranza, confermata da portavoce del Consiglio e degli Stati membri". 

La proposta di legge belga, che doveva essere adottata come posizione negoziale del Consiglio, è stata invece posticipata a tempo indeterminato. Anche se il Comitato dei Rappresentanti Permanenti si riunisce settimanalmente, il Belgio non può attualmente presentare una proposta che ottenga una maggioranza. A luglio, la Presidenza del Consiglio passerà dal Belgio all’Ungheria, che ha dichiarato l’intenzione di avanzare nelle negoziazioni sul Chat Control come parte del suo programma di lavoro.

All'inizio del 2022, la Commissione Europea ha proposto di monitorare tutti i messaggi di chat e altre forme di comunicazione digitale tra cittadini. Questa iniziativa include la scansione lato client per i servizi di crittografia end-to-end, il che significa che tutti i messaggi sarebbero verificati indipendentemente dalla sospetta attività.

Il piano mira a rilevare contenuti abusivi sia noti che sconosciuti e le attività di adescamento. Gli esperti hanno avvertito che tali misure potrebbero generare numerosi falsi positivi, specialmente quando si tratta di identificare contenuti sconosciuti, portando all'identificazione errata di cittadini innocenti come mittenti di materiale abusivo.

Il Parlamento Europeo ha respinto la proposta della Commissione Europea e introdotto la propria, che, pur essendo ancora critica, escludeva i servizi di crittografia end-to-end. Tuttavia, la nuova proposta belga ha reintrodotto la scansione lato client per questi servizi, stipulando che gli utenti devono acconsentire al chat control; altrimenti, perderebbero la capacità di inviare foto, video e URL.

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Questo metodo, definito "moderazione degli upload" dal Belgio, è stato criticato dagli oppositori come una semplice rielaborazione del concetto originale.

Signal e altre app minacciano di lasciare l'UE se la proposta viene adottata come legge.

Meredith Whittaker, presidente dell'app di chat Signal, si è espressa fermamente contro questi piani. Sostiene che implementare tali misure all'interno delle comunicazioni crittografate end-to-end mina fondamentalmente la crittografia e introduce significative vulnerabilità nell'infrastruttura digitale.

Whittaker sottolinea che queste vulnerabilità hanno implicazioni globali di vasta portata, non solo in Europa. Ha ripetutamente evidenziato la questione, affermando:

"Non c'è modo di implementare tali proposte senza minare fondamentalmente la crittografia e introdurre pericolose vulnerabilità".

Cosa succede adesso?

Con il ritiro del voto da parte del Consiglio dell'UE sulla proposta di Chat Control, il processo legislativo affronta ora una nuova incertezza. La proposta tornerà al tavolo di lavoro, mentre la Commissione Europea e il Parlamento Europeo continueranno a discutere sul modo migliore per procedere.

Le discussioni riprenderanno dopo l'estate, una volta insediato il nuovo Parlamento e dopo che l'Ungheria assumerà la presidenza del Consiglio dal Belgio a luglio. L'Ungheria ha già manifestato l'intenzione di sviluppare un quadro legislativo completo per prevenire e combattere l'abuso sessuale online dei minori e di rivedere la direttiva contro lo sfruttamento sessuale dei bambini.

I prossimi negoziati si preannunciano altamente controversi, soprattutto dato che il Parlamento Europeo si è fermamente opposto a qualsiasi misura che eluderebbe la crittografia end-to-end. Gli Stati Membri e il Parlamento hanno tempo fino ad aprile 2026 per trovare un accordo. Questa scadenza è cruciale, poiché l'esenzione esistente che consente ai social network di autogestire i contenuti scadrà, eliminando potenzialmente le attuali salvaguardie contro la condivisione di immagini sensibili.

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