Reed Hastings, co-fondatore e CEO di Netflix, ha condiviso la strategia chiave che ha contribuito a trasformare l'azienda in un gigante con un capitale di 240 miliardi di dollari: "coltivare il dissenso". In una recente intervista, Hastings ha sottolineato l'importanza di incoraggiare un feedback critico e di favorire il confronto all'interno dell'azienda.
Secondo Hastings, è importantissimo per le figure a capo di un'azienda ricercare le opinioni contrastanti, in quanto questo può portare a nuove idee e strategie che favoriscono la crescita aziendale. Introducendo il concetto di "coltivare il dissenso", ha incoraggiato i dipendenti a esprimere liberamente le proprie opinioni, anche quando divergono da quelle dei loro superiori.
L'ispirazione di Hastings nell'implementazione di questa pratica è derivata da un errore significativo di Netflix nel 2011 con il progetto Qwickster, che ha causato una forte reazione negativa da parte dei clienti e un calo delle azioni di Netflix. Questa esperienza ha insegnato ad Hastings l'importanza di ascoltare il feedback, sia positivo che negativo, prima di prendere decisioni importanti.
Da allora, Hastings ha istituito un processo che coinvolge decine di dirigenti e manager, chiedendo loro di valutare ogni "grande decisione" dell'azienda su una scala da 10 a -10. Questo approccio ha permesso a Netflix di raccogliere una vasta gamma di opinioni e valutazioni prima di intraprendere azioni importanti.
La pratica di "coltivare il dissenso" ha contribuito a creare una cultura aziendale incentrata sulle critiche costruttive, permettendo a Netflix di rimanere all'avanguardia nel suo settore. Questo approccio si basa sulla ricerca costante della migliore soluzione possibile e sulla consapevolezza che il confronto aperto e onesto può portare a risultati migliori.