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Dreame L40 Ultra, pulisce benissimo e costa poco | Test & Recensione

Dreame L40 Ultra è un aspirapolvere robot top di gamma dal prezzo contenuto, capace di soddisfare le esigenze di pulizia di tutti.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Questo inizio di settembre è stato palcoscenico di tante novità per il settore della pulizia della casa, con i brand principali che hanno presentato i loro nuovi robot aspirapolvere. Tra questi c’è anche Dreame che porta sul mercato il modello L40 Ultra, un concentrato di tecnologia la cui novità più apprezzabile è probabilmente il prezzo: Dreame L40 Ultra è venduto a 1099 euro, un prezzo più basso rispetto a molti concorrenti (e non di poco, dato che alcuni arrivano senza problemi a 1500 euro) ma non così differente rispetto alla caratteristiche offerte.

Aspira e lava il pavimento, ha una potenza di aspirazione di 11000 Pa, una base di svuotamento e pulizia con acqua riscaldata, insomma, non gli manca nulla. Ha anche una spazzola estensibile e un sistema che taglia peli e capelli lunghi in maniera tale fa evitare quei brutti grovigli che si fanno sulle spazzole. Se siete alla ricerca di un nuovo robot aspirapolvere e volete anticipare il Natale, dovrete certamente tenere d’occhio il Dreame L40 Ultra.

Come è fatto

Il Dreame L40 Ultra assomiglia molto all'X40 Ultra, almeno a prima vista. Il robot aspirapolvere ha un design moderno e non rovinerà in alcun modo l'estetica del vostro arredamento. Nella stazione di ricarica sono presenti due contenitori d'acqua. Il coperchio dorato nasconde un sacchetto per la polvere e un contenitore per il detergente.

Dal punto di vista estetico, il modello L40 Ultra non è molto differente rispetto agli altri modelli top di gamma del produttore, e il design rimane, in qualche modo, più tradizionale. Altri robot, come il Roborock Qrevo Curv o il Narwal Freo Z Ultra, hanno adottato un design più arrotondato per la stazione di ricarica, mentre quella dell’L40 è meno ricercata, ma questo non significa che non possa piacere, anzi alcuni potrebbero trovare i nuovi design di altri brand troppo particolari. Nella parte superiore della base, sotto a un coperchio, troverete i due contenitori per l’acqua, sporca e pulita, mentre rimuovendo la copertura anteriore dorata accederete al vano del sacchetto per la raccolta della polvere e alla zona dove inserire il contenitore del detergente.

Il robot stesso, esteticamente, segue tutti i canoni del mercato senza introdurre novità. È tondo, con il Lidar nella parte superiore, le videocamere e vari altri sensori davanti e ha un’altezza totale di poco più di 10 centimetri. Girandolo sottosopra è possibile apprezzare la spazzola estensibile e i due mop, che si estendono a loro volta così da arrivare negli angoli ma anche per portare la pulizia sotto i mobili bassi. La spazzola principale, montata al di sotto, è chiamata “Tricut” e include tre “lame” che permettono di tagliare peli e capelli così da evitare che si aggroviglino.

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La stazione di ricarica misura 34 × 45,7 × 59,1 cm, e se larghezza e profondità non sono così dissimili da molti altri modelli, l’altezza di quasi 60 cm rappresenta una caratteristica distintiva. Non sappiamo dire se si tratti di qualcosa di positivo o negativo, lasciamo a voi valutare se è qualcosa che può darvi noia o no. L’altezza estesa permette però di inserire due serbatoi dalla capienza di 4 litri (4.5 litri per l’acqua pulita), che limitano la quantità di volte in cui dovrete svuotarli o riempirli. Ovviamente non è consigliato abbandonare il serbatoio con l’acqua sporca per troppi giorni, causa cattivi odori, ma rispetto a modelli che hanno una capienza inferiore significa dover intervenire meno durante il mese d’esercizio.

Messa in opera

Per attivare il robot sarà sufficiente estrarlo dalla confezione, posizionare la base, collegare la corrente, rimuovere le varie protezioni e poi scaricare l’app Dreame. La configurazione è guidata e praticamente identica ormai da anni: si avvia la procedura per aggiungere il robot al proprio account e si seguono le istruzioni a schermo che, essenzialmente, vi guideranno nella connessione del robot a Internet. Successivamente verrà aggiornato il firmware (quasi certamente) e poi potrete procedere alla creazione della mappa della vostra casa, una procedura che impiega pochi minuti e porterà il robot a fare un giretto per le varie stanze.

A mappatura finita potrete iniziare la pulizia, ma sarà utile dare un’occhiata alle mappe per personalizzarle. Personalmente questa tipologia di personalizzazione la faccio dopo qualche giorno o settimana d’uso, perché posso rendermi meglio conto se ci sono zone che creano dei problemi al robot e agire di conseguenza modificando la mappa, escludendo zone o mettendo barriere.

Esperienza d’uso

Se non avrete tempo da perdere potrete avviare la pulizia della casa lasciando che sia il robot, con le sue impostazioni automatiche, a prendere le decisioni di pulizia. Ma vi consigliamo di passare qualche minuto a girovagare nell’applicazione, poiché è molto intuitiva e vi permette di gestire in maniera accurata il comportamento del robot.

Potrete scegliere tra cinque livelli di potenza d’aspirazione e decine di livelli di flusso d’acqua per il lavaggio del pavimento. Allo stesso modo potrete scegliere quanto dovrà essere approfondito il lavaggio dei mop nella stazione base e la durata del processo di asciugatura. Personalmente intervengo sempre poco su queste impostazioni, ma devo ammettere che provando vari robot aspirapolvere, mi capita di lasciare un singolo modello al lavoro solo per alcune settimane, per poi sostituirlo con un altro. Ma sono certo che quando userete per diverse settimane, se non mesi, lo stesso robot, potrete studiarne in maniera più approfondita il risultato di pulizia all’interno della vostra casa e la presenza di tutte queste opzioni sarà utile per ottimizzare il risultato finale. Ad esempio potreste rendervi conto che i mop non vengono asciugati del tutto, creando un po’ di odore dopo qualche settimana, e potrete risolvere il problema allungando il processo di asciugatura (o accorciando quello di lavaggio).

Tra le varie opzioni di personalizzazione della pulizia, una la trovo particolarmente interessante, e cioè la possibilità di dire al robot il verso della pulizia che deve tenere in una determinata zona della mappa: è particolarmente utile se avete un parquet, o comunque piastrelle lunghe, poiché dire al robot di seguire il verso della posa gli permetterà di fare un lavoro migliore e, nel caso del lavaggio, anche di evitare aloni che ogni tanto si possono notare, soprattutto su parquet scuro.

Anche i tappeti hanno le loro opzioni di pulizia. In passato, devo ammetterlo, questi robot aspirapolvere non facevano un grande lavoro, dopotutto quello che accadeva era solo un aumento della potenza di aspirazione quando veniva rilevato un tappeto. Oggi è possibile selezionare una modalità apposita che non solo aumenta la potenza al massimo, ma fa muovere il robot anche più lentamente in maniera tale da sfruttare al massimo la potenza d’aspirazione.

A proposito di potenza, il Dreame L40 Ultra non vince sotto questo aspetto, ci sono altri robot che sono in grado di fare di meglio. Tuttavia, non lo posso considerare un vero difetto, poiché sulle superfici dure, 11mila Pa sono ben oltre il necessario, mentre sui tappeti non è detto che andare oltre questa potenza possa cambiare veramente qualcosa in termini di risultati di pulizia. Forse qualcosa cambia su tappeti a pelo lungo, ma certamente la differenza rimarrà limitata.

Durante il percorso di pulizia normale è simpatico vedere come il robot estende il suo braccio con la spazzola raccogli polvere o i mop. Ma non è solo qualcosa di carino da vedere, è anche utile, infatti il risultato di pulizia che abbiamo ottenuto è da primo della classe. Quando rileva un tappeto i mop vengono alzati (fino a 10.5 mm), in questa maniera l’aspirazione e il lavaggio può essere fatto in un’unica passata senza paura di bagnare il tappeto. Il risultato è buono, anche se su un tappeto a pelo lungo i mop ogni tanto sfioravano le frange; non le ha lasciate bagnate, probabilmente le ha solo inumidite leggermente e sono bastati pochi minuti perché si asciugassero. Anche il lavoro di lavaggio è stato buono, con tutti gli angoli (e oltre) raggiunti facilmente dai mop.

Ma come si muove all’interno della casa? Bene e facilmente. Una delle zone complicate che, prima o poi, mettono in difficoltà ogni robot è il classico tavolo con varie sedie che creano un labirinto. La tecnologia ottica abbinata al Lidar oggi ha già dimostrato di aver raggiunto un livello di precisione tale da facilitare la vita a questi robot, infatti anche il Dream L40 Ultra (come altri robot moderni, dobbiamo riconoscerlo) non ha avuto problemi. Ma allo stesso modo, ogni tanto, ha dovuto ricorrere al bumper, soprattutto quando ci sono ostacoli bassi (come delle gambe piatta di una scrivania).

L’autonomia è ottima, ma anche in questo caso non siamo davanti a un nuovo record: dopo circa un’ora di funzionamento, dopo aver aspirato e lavato un appartamento da circa 120 metri quadri, il robot è tornato alla base di ricarica con ancora più della metà dell’autonomia residua. Il Dream L40 Ultra è in grado di gestire appartamenti molto grandi senza problemi.

La manutenzione è ridotta: i cappelli e i peli si attorcigliano pochissimo, più che altro qualcuno s’infila tra le ruote, ma ci si mette poco a eliminarli. Il sacchetto raccogli polvere può durare qualche mese senza problemi, o anche di più, dipende ovviamente da quanto sporco è ogni giorno il vostro appartamento. I contenitori dell’acqua sono da cambiare un paio di volte alla settimana, sempre considerando un appartamento da circa 120 metri quadri. Insomma, sono richiesti alcuni minuti alla settimana per permettere al robot di fare il suo lavoro senza problemi.Peccato solo che la base di pulizia non si possa rimuovere per facilitare il lavaggio una volta ogni tanto.

La rumorosità, in condizioni di aspirazione e lavaggio standard, è bassa e potrete tenere il robot attivo anche mentre sarete nella stessa stanza senza particolari fastidi. Certo se avete un tappeto la situazione diventa meno tranquilla; consigliamo sempre di usare il sistema di pianificazione della pulizia e lasciare che il robot pulisca casa quando non ci siete.

Verdetto

Il Dreame L40 Ultra è un robot top di gamma, ma non nel prezzo. A poco più di 1000 euro porterete a casa un robot che aspira bene, che lava bene, con una stazione di pulizia efficiente che asciuga i mop, un software facile da usare, e la sua capacità di estendere spazzola e mop per una pulizia ancora più estesa.

È difficile non consigliare il Dreame L40 Ultra, poiché offre un rapporto tra prezzo e prestazioni veramente interessante e migliore rispetto ai tanti altri modelli di fascia alta. Insomma, se state cercando un nuovo robot aspirapolvere, dovreste considerare questo modello.

Voto Recensione di Dreame L40 Ultra



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Spazzola e mop estensibili

  • Buone prestazioni di pulizia

  • Rapporto prezzo / prestazioni

  • App fatta bene

Contro

  • Base più ingombrante rispetto altri modelli

  • Base di pulizia non estraibile

  • Il design non ingloba il robot nella base

Commento

Dreame L40 Ultra è un robot aspirapolvere completo e versatile, che pulisce davvero bene e ha bisogno di pochissima manutenzione, con un prezzo ridotto che lo rende ancora più interessante, specialmente visto il costo dei concorrenti. Un difetto? La base è davvero grande e alcuni potrebbero non saper bene dove posizionarla.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dreame L40 Ultra

Dreame L40 Ultra

Dreame L40 Ultra è un robot che aspira e lava, con un'autonomia adatta anche alle grandi superfici e la necessità di poca manutenzione, grazie a serbatoi per l'acqua da 4 litri e a spazzole che tagliano i capelli che raccolgono, così da ridurre al minimo i grovigli. Offre tante caratteristiche e funzionalità top di gamma a un prezzo molto competitivo.
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