Criptovalute, tutto quello che dovreste sapere (2024)

Ormai da qualche anno sentiamo sempre più spesso parlare di criptovalute, bitcoin, ethereum, polkadot e tante altre valute virtuali; ma come funzionano e a cosa servono?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La storia delle criptovalute ha radici più profonde di quanto si possa immaginare; le prime origini, infatti, risalgono già a oltre 40 anni fa, più precisamente nel 1983. In quel periodo, David Chaum ovvero un crittografo americano, ideò ecash, una forma di moneta elettronica basata sulla crittografia e concepita per garantire l'anonimato delle transazioni. Negli anni '90, altri sviluppatori ripresero e ampliarono l'idea di Chaum; tra questi, Wei Dai propose un concetto simile con il nome di b-money.

Poco dopo, un'altra figura di rilievo nel mondo delle criptovalute, Nick Szabo, introdusse la sua teoria su una valuta chiamata bit gold. Tuttavia, il vero punto di svolta arrivò nel 2008 con la nascita di Bitcoin, la prima criptovaluta funzionante. Creata da un anonimo sviluppatore sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, Bitcoin introdusse il primo sistema decentralizzato per lo scambio di valuta. 

Successivamente la rete sviluppò ulteriori modelli fino ad arrivare, ai giorni nostri, con decine di migliaia di criptovalute di ogni genere e specificità. Quando si scorre un exchange per scoprire il valore o l’utilizzo di uno specifico coin non è difficile imbattersi in nomi, anche altisonanti, come DogeCoin, Playdoge o ShibaInu, oppure titoli più classici come Bitcoin, Ethereum o Polkadot.

Cosa sono le criptovalute

Il termine “criptovaluta” è formato dalle parole "cripto" e "valuta", suggerendo l'idea di una "valuta nascosta", accessibile e utilizzabile solo attraverso specifiche chiavi di accesso. A differenza del denaro che, come istituzione sociale, funge da unità di conto, mezzo di scambio e riserva di valore, le criptovalute sono rappresentazioni digitali di valore, che non hanno una controparte fisica. Il loro funzionamento, che comprende emissione e transazioni, si basa su un protocollo informatico e su una rete decentralizzata (blockchain).

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Queste valute esistono unicamente in forma digitale, motivo per cui vengono anche definite "virtuali". La loro generazione e scambio avvengono esclusivamente per via telematica. Le criptovalute possono essere acquistate e vendute a scopo di investimento oppure utilizzate come mezzo di pagamento.

Come funzionano le criptovalute

Le criptovalute sono pertanto concepite per eliminare la necessità di certificazione da parte di istituzioni finanziarie nelle transazioni. Quando c'è accordo tra le parti coinvolte, le transazioni possono avvenire in modalità peer-to-peer (tramite la blockchain), ossia direttamente tra due dispositivi senza bisogno di intermediari; questo sistema mette in relazione diretta e paritaria venditori e acquirenti, senza richiedere certificazioni da parte di istituzioni finanziarie come le banche centrali.

La blockchain rappresenta l’aspetto chiave per comprendere il reale funzionamento; sintetizzando, la blockchain è l'elenco di tutte le registrazioni effettuate (una sorta di registro pubblico distribuito) ogni volta che qualcuno invia o riceve moneta virtuale. L'elenco delle transazioni è cruciale per quasi tutte le criptovalute, in quanto permette l'esecuzione di pagamenti sicuri tra persone che non si conoscono, senza la necessità di una terza parte per la verifica, come una banca.

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Una rappresentazione artistica della blockchain

La tecnologia blockchain è particolarmente interessante per la sua versatilità, trovando applicazioni ben oltre il campo delle criptovalute; non è raro sentire, infatti, che la blockchain viene impiegata per verificare dati oppure ottimizzare le catene di fornitura, aumentando la protezione dei dati personali su Internet e molto altro ancora. A differenza di altri sistemi, però, la blockchain è suddivisa tra tutti gli utilizzatori che compongono la rete e non è possibile pertanto manipolarla, come invece potrebbe accadere se ci fosse un database centrale. Da specificare, inoltre, che le “coin” sono criptovalute che operano su una propria blockchain indipendente; in altre parole, ogni coin utilizza una propria blockchain che però può risultare anche compatibile (interoperabile) con lo scambio di altre monete virtuali.

Appurato il funzionamento e le operazioni delle criptovalute, come vengono quindi create? Uno dei concetti fondamentali nel mondo delle criptovalute è il "mining", un termine che richiama l'industria estrattiva. Contrariamente alle valute tradizionali, le criptovalute non vengono create da una banca centrale, ma devono essere estratte. Questo processo non implica naturalmente una vera azione meccanica e fisica, ma piuttosto complessi calcoli algoritmici volti a "chiudere un blocco". Ogni blocco contiene dati crittografati che, una volta concatenati a quelli dei blocchi precedenti, convalidano tutte le transazioni avvenute fino a quel momento. Il mining, quindi, rappresenta l'attività che porta alla generazione di nuove unità della criptovaluta. Attenzione però, non tutte le criptovalute possono essere estratte all’infinito.

Quali sono le criptovalute

Come accennato, esistono ormai tantissime criptovalute in commercio che possono variare notevolmente in base alla propria struttura, funzione e stabilità. Le più famose sono Bitcoin, Ethereum, BNB, Solana, XRP e Polkadot e tutte possono essere classificate come “non-stablecoin”, ovvero come un asset che può subire delle fluttuazioni nel tempo.

Queste soluzioni, come tante altre, possono offrire un’opportunità di investimento a più alto rischio (e rendimento) rispetto alle “stablecoin” che, come suggerisce il nome, sono invece più lineari e possono essere sfruttate come bene rifugio (come USDT, qui di seguito).

A cosa servono le criptovalute

Approfondito, non con eccessivi termini tecnici, le famose 4W viene lecito chiedersi a cosa possa servire concretamente una infrastruttura così ben progettata all’atto pratico. Come anticipato, le criptovalute possono essere utilizzate a scopo di investimento, ma ci sono diverse caratteristiche possono differenziare -anche drasticamente- un progetto da un altro.

Una delle principali attrattive delle criptovalute è la loro natura decentralizzata. A differenza delle valute tradizionali emesse dai governi e gestite dalle banche centrali, le criptovalute sono gestite da una rete distribuita di nodi. Questo elimina la necessità di un’autorità centrale, riducendo così il rischio di manipolazione o controllo da parte di un singolo ente. La decentralizzazione consente inoltre transazioni dirette tra utenti, che possono essere eseguite rapidamente e con costi inferiori rispetto ai tradizionali sistemi bancari internazionali. Più in dettaglio:

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Cos'è e come funziona Bitcoin

Bitcoin è una criptovaluta, una forma di denaro digitale che opera su una rete decentralizzata; introdotta nel 2008 da una persona nota per il nome di Satoshi Nakamoto, rappresenta la criptovaluta più conosciuta e forse discussa degli ultimi tempi.

A differenza delle valute tradizionali, Bitcoin non è controllato da una banca centrale o da un ente governativo. Invece, si basa su una tecnologia peer-to-peer, dove le transazioni vengono verificate da nodi della rete attraverso la crittografia e registrate dalla blockchain. Ogni transazione effettuata con Bitcoin viene aggiunta a un blocco di dati, che poi viene collegato al blocco precedente, creando una catena immutabile e trasparente.

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Bitcoin, come la maggior parte delle criptovalute, ha molteplici utilizzi come: 

  • mezzo di pagamento: alcune aziende accettano Bitcoin come forma di pagamento per beni e servizi, sfruttando la sua velocità e la riduzione delle commissioni rispetto ai metodi tradizionali;
  • riserva di valore: alcuni utenti vedono in Bitcoin una sorta di "oro digitale" e lo utilizzano per proteggere il proprio capitale:
  • investimento: Bitcoin è visto anche come un investimento a tutti gli effetti e alcuni lo utilizzano per incrementare (speranzosamente, come per ogni investimento) il proprio capitale.

La sicurezza di Bitcoin deriva dalla decentralizzazione e dalla crittografia, tuttavia la volatilità del suo prezzo è considerato un potenziale svantaggio.

Cos'è e come funziona Ethereum

Creato nel 2013 da Vitalik Buterin (e dai co-fondatori Anthony Di Iorio, Charles Hoskinson, Joseph Lubin e Gavin Wood) ma ufficialmente lanciato nel 2015, Ethereum permette di costruire e distribuire applicazioni decentralizzate (dApps), eliminando la necessità di intermediari e riducendo il rischio di frodi.

Il funzionamento di Ethereum si basa su una rete globale di nodi, ciascuno dei quali mantiene una copia completa della blockchain, un registro immutabile di tutte le transazioni e contratti eseguiti sulla piattaforma.

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La valuta nativa di Ethereum è l'Ether (ETH), utilizzata sia come mezzo di scambio all'interno della rete sia per pagare le commissioni di transazione (chiamate "gas"). Il gas è necessario per eseguire le operazioni sui contratti intelligenti, che possono variare in complessità e quindi in costo.

Ethereum è utilizzato per una varietà di scopi, tra cui:

  • finanza decentralizzata (DeFi): le applicazioni DeFi mirano a ricreare servizi finanziari tradizionali come prestiti, assicurazioni e scambi di asset su una piattaforma decentralizzata. Queste applicazioni eliminano la necessità di banche e altre istituzioni finanziarie, permettendo agli utenti di effettuare transazioni direttamente tra loro;
  • token non fungibili (NFT): gli NFT sono rappresentazioni digitali di asset unici, che possono includere opere d'arte, musica, video e altri contenuti digitali. Ethereum è la piattaforma principale per la creazione e il commercio di NFT, grazie alla sua capacità di gestire proprietà digitali uniche e verificabili;
  • applicazioni decentralizzate (dApps): le dApps coprono una vasta gamma di settori, dall'intrattenimento alla gestione della supply chain. Queste applicazioni operano in modo trasparente e sicuro, senza bisogno di un'autorità centrale;
  • organizzazioni autonome decentralizzate (DAO): le DAO sono entità gestite collettivamente dai loro membri attraverso contratti intelligenti, senza una leadership centrale. Le decisioni all'interno di una DAO vengono prese tramite votazioni basate sulla proprietà di token.

Cos'è e come funziona Polkadot

Polkadot è una piattaforma blockchain nata per connettere diverse blockchain tra loro, permettendo così la comunicazione e la condivisione di dati in un sistema decentralizzato e interoperabile. Il progetto è stato avviato da Gavin Wood, co-fondatore di Ethereum e creatore del linguaggio di programmazione Solidity, e la sua prima versione è stata lanciata nel maggio 2020.

Il funzionamento di Polkadot si basa su una struttura a due livelli: la Relay Chain e le parachain. La Relay Chain è la blockchain principale che gestisce la sicurezza e la comunicazione tra tutte le parachain, che sono blockchain individuali e parallele con caratteristiche e funzionalità uniche. Questo design consente alle parachain di beneficiare della sicurezza della Relay Chain mentre mantengono la propria autonomia e flessibilità.

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Un aspetto cruciale di Polkadot è la sua capacità di scalare e migliorare le prestazioni delle blockchain. Mentre molte blockchain tradizionali come Bitcoin ed Ethereum possono affrontare problemi di scalabilità e congestione, Polkadot riesce a distribuire il carico tra le sue parachain, migliorando così l'efficienza complessiva del sistema. Inoltre, Polkadot utilizza un modello di consenso (ovvero di accettazione delle operazioni) basato su Nominated Proof of Stake (NPoS), che migliora la sicurezza e l'efficienza energetica rispetto ai tradizionali sistemi di Proof of Work.

Polkadot è utilizzato per una varietà di scopi, tra cui:

  • finanza Decentralizzata (DeFi): Polkadot permette la creazione di piattaforme DeFi che possono interoperare con altre blockchain. Ad esempio, un'applicazione DeFi su Polkadot può trasferire token e dati a un'altra blockchain per effettuare operazioni finanziarie come prestiti, staking e scambi decentralizzati;
  • gestione della Supply Chain: le aziende possono utilizzare Polkadot per tracciare e verificare i movimenti dei prodotti lungo la catena di approvvigionamento. Le diverse entità coinvolte possono utilizzare parachain personalizzate per registrare e condividere dati in modo sicuro e trasparente;
  • giochi sulla blockchain: Polkadot supporta la creazione di giochi decentralizzati che possono beneficiare dell'interoperabilità con altre blockchain per funzioni come la proprietà degli asset digitali, gli scambi in-game e le economie virtuali. Gli sviluppatori possono creare giochi con asset che si spostano tra diverse piattaforme blockchain;
  • identità digitale: polkadot può essere utilizzato per gestire identità digitali sicure e verificabili. I dati personali possono essere conservati su una parachain dedicata, mentre l'accesso e la verifica possono essere effettuati da altre blockchain, garantendo sicurezza e privacy;
  • gestione delle risorse digitaliPolkadot consente la creazione e la gestione di risorse digitali che possono essere facilmente scambiate e utilizzate su diverse piattaforme blockchain. Questo è utile per token non fungibili (NFT), token di utilità e altri asset digitali che necessitano di interoperabilità;
  • governance decentralizzata: Polkadot fornisce strumenti per permettere alle comunità di gestire progetti e prendere decisioni collettive;
  • infrastruttura come servizio (BaaS): le aziende possono utilizzare Polkadot come infrastruttura di base per sviluppare le proprie soluzioni blockchain senza dover costruire una blockchain da zero. Questo permette una rapida implementazione e scalabilità delle applicazioni aziendali;
  • interoperabilità tra blockchain: la funzione principale di Polkadot è facilitare l'interoperabilità tra diverse blockchain, permettendo la comunicazione e lo scambio di informazioni. Questo è fondamentale per creare un ecosistema di blockchain interconnesse che possono collaborare per risolvere problemi complessi e creare nuove opportunità.

Criptovalute e finanza tradizionale: cosa cambia?

Le criptovalute, definite come il denaro 2.0, stanno emergendo come la prima alternativa al sistema bancario tradizionale. Questa nuova forma di valuta, nativa per internet, promette di essere il modo più universale, veloce, semplice, economico e sicuro per scambiare valore in tutto il mondo.

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Tra le caratteristiche, o differenze, rispetto alla finanza tradizionale e quindi le banche centrali, troviamo:

  • indipendenza da autorità centrali: una caratteristica fondamentale delle criptovalute è la loro immunità alla manipolazione da parte di autorità centrali; questo perché non esiste un'autorità centrale che le governi. Indipendentemente dalle azioni dei governi, le criptovalute rimangono sicure e intatte; 
  • accesso globale: le valute digitali offrono opportunità paritarie a chiunque abbia accesso a uno smartphone o a un dispositivo connesso a Internet, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Questo significa che persone in qualsiasi parte del mondo hanno lo stesso accesso alle criptovalute, abbattendo le barriere geografiche e socioeconomiche;
  • libertà economica: le criptovalute aprono porte a una maggiore libertà economica per le persone in tutto il mondo; la loro natura senza confini facilita lo scambio, anche in luoghi dove i governi esercitano un controllo rigoroso sulle attività finanziarie. In aree con problemi di inflazione, le criptovalute possono offrire un rifugio sicuro dalle valute tradizionali instabili;
  • diversificazione di investimento: nell'ambito degli investimenti, le criptovalute offrono una gamma di approcci. Alcuni investitori adottano una strategia di acquisto e conservazione (anche come forma di stacking), tenendo le valute come per lunghi periodi, beneficiando dell'apprezzamento nel tempo. Altri preferiscono un approccio più attivo, sfruttando la volatilità del mercato per acquistare e vendere criptovalute in modo dinamico. 

Come comprare le criptovalute

L'acquisto di criptovalute è diventato un tema di grande interesse; ma come si fa effettivamente a comprare queste monete digitali?  

Innanzitutto, è necessario scegliere una piattaforma di trading o un exchange di criptovalute. Ce ne sono molti sul mercato, ognuno con le proprie caratteristiche e commissioni; è importante fare una ricerca approfondita per trovare quello più adatto alle proprie esigenze.

Prima di accedere ai servizi è sempre necessaria una verifica KYC (Know Your Customer)
Una volta scelta la piattaforma, il passo successivo è registrarsi e verificare il proprio account. Solitamente, in occasione della prima registrazione o versamento, è possibile che venga richiesto l’invio di documenti di identità per una corretta verifica delle generalità dell’utente. Il consiglio è sempre lo stesso valido per qualsiasi servizio online: quando si inviano documenti è sempre bene affidarsi a piattaforme conosciute, sicure e affidabili prima di fornire documenti personali.

Dopo aver completato la registrazione, si può iniziare a depositare fondi sul proprio account. Molte piattaforme accettano depositi in valuta fiat (come dollari o euro), mentre altre accettano solo criptovalute. Assicurarsi di seguire le istruzioni specifiche della piattaforma per depositare fondi con successo.

Una volta che i fondi sono stati depositati, si può procedere all'acquisto e allo scambio delle monete virtuali. Le criptovalute, al pari di qualsiasi altro investimento, sono suscettibili alle fluttuazioni di mercato e pertanto investire può essere rischioso: consigliamo sempre a tutti di valutare attentamente le azioni che vengono eseguite.

Come conservare le criptovalute

La conservazione delle criptovalute è un tema cruciale per chiunque investa in questi asset digitali. Le criptovalute sono monete virtuali basate su tecnologia blockchain, e per conservarle in sicurezza, è essenziale utilizzare strumenti adeguati noti come "wallet" o portafogli digitali.

Simili a portafogli virtuali che consentono agli utenti di immagazzinare password e altri dettagli, i wallet dedicati alle criptovalute permettono di conservare le proprie valute. Esistono diverse tipologie di wallet, ciascuna con i propri vantaggi e caratteristiche distintive.

I più semplici e gratuiti sono quelli software che possono essere online o sotto forma di app (desktop o mobile); questi sistemi sono estremamente semplici da gestire, funzionano sostanzialmente come un’app normale e posso essere utilizzati in qualsiasi momento.

Le corrispettive versioni fisiche, note come hard wallet, invece, sono dei veri e propri dispositivi (generalmente della dimensione di una chiavetta USB) che permettono di conservare le chiavi private offline, lontano dagli attacchi informatici. Quest’ultimi, a differenza di quelli software, sono tuttavia meno compatibili in termini di valuta; non è difficile, infatti, scoprire che alcuni modelli siano in grado di archiviare solo specifici coin. In linea generale, tuttavia, le valute più comuni (come Bitcoin, Ethereum, Polkadot e BNB) sono sempre compatibili.

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Ledger Nano uno degli hard wallet

Indipendentemente dal tipo, i vantaggi dei wallet per criptovalute includono la sicurezza, la trasparenza delle transazioni, il controllo totale sulle disponibilità e la possibilità di accedere agli asset in qualsiasi momento. 

Tuttavia, è fondamentale scegliere un wallet affidabile e adottare pratiche di sicurezza robuste, come l'utilizzo di password complesse, la memorizzazione delle chiavi private in luoghi sicuri e l'attivazione dell'autenticazione a due fattori, per proteggere i tuoi fondi da potenziali minacce.

Come dichiarare le criptovalute

Le criptovalute stanno guadagnando sempre più popolarità nel panorama finanziario italiano, ma molti investitori si chiedono ancora come dichiararle correttamente alle autorità fiscali. In Italia, le criptovalute sono considerate asset digitali e, come tali, devono essere dichiarate nella dichiarazione dei redditi annuale.

Criptovalute: sfide e ostacoli

Le criptovalute, una delle più rivoluzionarie innovazioni nel panorama finanziario globale, si trovano ad affrontare un intricato labirinto di sfide che possono influenzare significativamente la loro adozione su vasta scala.

Le sfide da affrontare sono ancora numerose
Una delle principali questioni che domina il dibattito è la regolamentazione incerta. Mentre alcuni paesi abbracciano apertamente le criptovalute, altri adottano una posizione più restrittiva, se non addirittura di divieto totale. Questa mancanza di coerenza tra le nazioni potrebbe limitare il potenziale di crescita di alcune specifiche tecnologie.

Un'altra sfida sostanziale risiede nella scalabilità delle blockchain. Alcune reti, nonostante la loro promettente tecnologia, sono limitate nella loro capacità di gestire un numero significativo di transazioni per secondo. Questo può portare a ritardi e congestioni durante i periodi di picco di attività, ostacolando così l'efficienza e l'adozione su vasta scala delle criptovalute come forma di scambio.

Infine, la persistente associazione tra l'anonimato delle transazioni criptovalute e le attività illecite come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo continua ad essere un motivo di preoccupazione per le autorità regolatorie e gli osservatori del settore. Questi timori contribuiscono a un clima di sfiducia e incertezza che può ritardare ulteriormente l'adozione diffusa delle criptovalute.

 

 

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