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Videosorveglianza totale a meno di 300 euro, come farla? | Casa e giardino

Scopriamo come creare un sistema di videosorveglianza funzionale e poco costoso, adatto sia ad ambienti interni che esterni.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Volete installare delle videocamere per tenere sotto controllo casa e giardino ma non sapete da dove iniziare? Oggi creare un sistema di sorveglianza è più semplice che mai, è economico e non dovrete chiamare nessun tecnico, bensì potrete fare tutto da soli. Per darvi un’idea di spesa, con circa 300 euro è possibile creare un sistema composto da sette videocamere, tre per il giardino e quattro per gli ambienti interni, una dotazione che probabilmente sarà più che sufficiente per la maggior parte delle situazioni. Se l’obiettivo è mettere sotto controllo un appartamento di medie dimensioni, i costi saranno ancora più bassi. Il motivo è che i prezzi delle videocamere sono ai minimi storici, grazie al fatto che la componentistica alla base di questi prodotti oggi è disponibile in larga scala e a costi limitati; e non mi sto riferendo a prodotti di scarsa qualità, bensì a modelli in grado di assolvere al proprio dovere senza particolari problemi.

Vedremo i requisiti, come scegliere le videocamere e le difficoltà che potreste incontrare. Per questo progetto ho chiesto il supporto a uno dei brand più apprezzati sul mercato, si tratta di Imou, e mette a disposizione una grande quantità di modelli, sia per l’installazione all’interno della casa sia all’esterno. Tuttavia, quello che leggerete varrà per la maggior parte dei prodotti, sentitevi quindi liberi di scegliere le videocamere in base alle vostre preferenze.

Videosorveglianza in ambienti esterni

La difficoltà principale di mettere sotto videosorveglianza un ambiente esterno è legata a due necessità:

  • la disponibilità di energia elettrica per alimentare le videocamere
  • la connessione a internet

La prima è facilmente risolvibile, mentre la disponibilità di una rete wireless richiede un po’ più d’ingegno.

Oggi esistono videocamere dotate di una batteria e una ricarica tramite energia solare. Funzionano veramente? La risposta è “Sì, senza alcun tipo di problema”. Ho fatto dei test con il modello Imou Cell go Kit, recensito alcuni mesi fa, una videocamera da circa 70 euro che include tutto il necessario per funzionare all’esterno senza una presa elettrica. Questa videocamera è dotata di un pannello solare esterno, mentre esistono modelli con pannello solare integrato, che non richiedono d’installare a parte questo accessorio.

Il mio dubbio iniziale era legato all’efficienza energetica, sia della videocamera nel consumare il meno energia possibile, sia del pannello solare e la sua capacità di generare abbastanza energia da tenere la batteria alimentata correttamente. Dopo aver testato queste videocamere per oltre due mesi, con alcune settimane di pioggia e temporali all’ordine del giorno, posso confermare che l’efficienza delle videocamere e del pannello solare è sufficiente per tenere le batterie sempre cariche. Di conseguenza potrete installare liberamente le videocamere dove vorrete, senza preoccuparvi di dover portare un cavo di alimentazione o intervenire sull’impianto elettrico. Potreste addirittura decidere di attaccarle a un albero, al tetto, alla cinta dell’abitazione, non importa, basta che il pannello solare sia esposto al sole.

È necessario scegliere una posizione ottimale che possa essere esposta al sole per la maggior parte del tempo? No. Ho installato tre videocamere con ricarica solare in posizioni differenti: una ottimale, quindi con il pannello in grado di prendere energia solare per la maggior parte della giornata, un’altra in una zona dove l’esposizione al sole è unicamente nelle ore in cui l’astro è più alto nel cielo, e una terza posizione, la più difficile, dove la radiazione solare è disponibile unicamente per poche ore, circa un terzo delle ore disponibili della giornata, di mattina.

Nei due casi migliori la batteria delle videocamere è rimasta praticamente sempre carica, anche consultando le videocamere più volte al giorno e con la tecnologia di rilevamento attiva. Nel caso peggiore l’autonomia sale e scende, nei giorni più assolati si ricarica più di quanto si scarica, nei giorni di pioggia il rapporto tra consumo e ricarica di energia è pressoché lo stesso. A conti fatti, anche nella situazione peggiore, il bilancio a fine settimana è positivo, con qualche punto percentuale di batteria in più.

Ottimizzare la modalità di lavoro

È importante specificare che il comportamento appena raccontato riguardante la durata della batteria è vero fintanto che sceglierete una modalità di funzionamento efficiente. Questo significa che potrete tenere attiva la modalità di rilevamento e effettuare delle registrazioni di qualche decina di secondi, ma dovrete evitare di tenere la modalità attiva quando non vi serve. Ad esempio, potrete attivarla di notte e quando sarete fuori casa, così da evitare del lavoro poco utile da parte delle videocamere.

Se invece le imposterete per registrare lunghe sessioni, o addirittura le lascerete sempre attive come una sorta di videosorveglianza a circuito chiuso, ovviamente l’alimentazione solare potrebbe non essere più sufficiente. Tuttavia, credo che per la maggior parte delle persone andrà bene il metodo di funzionamento di default, con rilevamento attivo e pochi secondi di registrazione, nonché l’attivazione delle videocamere per controllare cosa sta succedendo quando si riceverà un avviso.

Come portare il Wi-Fi in giardino

Se il Wi-Fi in casa è ormai scontato quanto l’elettricità e l’acqua, avere una rete Wi-Fi in giardino lo è meno, ma ci sono soluzioni che permettono di risolvere il problema abbastanza facilmente.

Prima di tutto dovreste controllare se una rete Wi-Fi di casa si estende fino al giardino, con una potenza del segnale tale da permettere il funzionamento delle videocamere. I dati inviati dalle videocamere sono di soli pochi kilobyte, quindi non è necessario avere chissà che qualità e potenza del segnale. Nel mio caso sono riuscito a collegare le videocamere direttamente al Wi-Fi di casa, nonostante l’access point si trovasse a un secondo piano, all’interno della casa. La presenza del router in prossimità della parete laterale dell’edificio è stata sufficiente per fornire la connessione. Per verificare questa condizione prima di procedere all’acquisto delle videocamere è sufficiente che vi spostiate nella zona esterna, dove vorrete installare le videocamere, con il vostro smartphone e verificare se è raggiunto dalla rete Wi-Fi. Provate a connettervi ed effettuare uno speed test, anche valori bassi saranno sufficienti, l’importante è che riusciate a connettervi e navigare su internet.

In caso negativo dovrete estendere la rete Wi-Fi e il metodo più semplice è usare degli extender (meglio mesh). Ce ne sono molti disponibili, anche da esterno, l’unica necessità è che abbiate la possibilità d'installarne uno (quindi alimentarlo) in una zona della casa (interna o esterna) più vicina al punto in cui vorrete collegare la videocamera, e che in quel punto la rete Wi-Fi casalinga sia presente.

Date un’occhiata qui per i ripetitori wireless da interno e qui per i ripetitori wireless da esterno. Il loro funzionamento è abbastanza basilare: si collegano alla vostra rete wi-fi e potenziano il segnale. In base al modello che vorrete acquistare la procedura d’installazione cambierà, quindi non posso dare delle indicazioni valide per tutti. Vi consiglio però di non acquistare i modelli più economici, ma nemmeno i più costosi. Date un’occhiata a questo modello TP- Link, a questo Eero, o a questo modello da esterno.

Videosorveglianza all’interno della casa

Se vorrete aggiungere alcune videocamere all’interno della casa, sarà un gioco da ragazzi, soprattutto perché non dovrete nemmeno forare muri o impegnarvi in installazioni complicate, essendo disponibili modelli che potrete appoggiare su qualsiasi superficie. Con circa 20-30 euro potrete acquistare una videocamera da appoggio, che può anche muoversi a 360 gradi e inclinarsi verso l’alto e il basso, offrendo quindi la massima ergonomia. Tutto quello che dovrete fare e collegare l’alimentazione a una presa di corrente.

Quanto è difficile installarle?

Anche in questo caso la procedura d’installazione cambia in base al produttore, ma praticamente la totalità dei modelli segue gli stessi passi che ho sperimentato con Imou. Dovrete scaricare un’applicazione e registrarvi, dopodiché avvierete una procedura guidata che rileverà la videocamera e vi verranno suggeriti alcuni step da seguire, dove il più importante prevede la connessione della videocamera alla vostra connessione Wi-Fi. Potrete anche collegare le videocamere a connessioni Wi-Fi differenti, poiché i dati passeranno tramite internet e non dovrete essere collegati alla stessa Wi-Fi per accedere e controllare le videocamere.

Chiunque abbia installato un dispositivo smart, come ad esempio un altoparlante con Alexa o Google Assistant, sarà in grado d’installare le videocamere. E se non avete mai fatto questa esperienza, non sarà ugualmente nulla di complicato, dopotutto dovrete seguire le istruzioni a schermo.

Può capitare che una videocamera faccia i capricci e la procedura non vada a buon fine. E nella maggior parte dei casi uno spegnimento e accensione o un reset della videocamera stessa, che richiede semplicemente la pressione di un tasto, è più che sufficiente per sistemare la situazione.

Controllo fuori e dentro casa

Rivediamo i passi per installare da zero un sistema di videosorveglianza basato su prodotti smart moderni, come le videocamere Imou che ho usato per la prova. Prima di tutto dovrete identificare le zone dove vorrete installare le videocamere all’esterno e più nello specifico:

  • Capire se ci sono delle prese di corrente, o se vorrete usare dei modelli a energia solare.
  • Nel caso di modelli solari, assicuratevi che il pannello solare possa essere portato in una zona che prenda la luce diretta del sole, almeno per alcune ore al giorno.

Scegliete un modello con pannello solare integrato unicamente se sarete certi d’installare la videocamera dove arriva il sole, quindi senza le necessità di dislocare il pannello a qualche metro di distanza in una zona aperta.

Assicuratevi che dove vorrete installare le videocamere arrivi una rete Wi-Fi:

  • potete controllare con lo smartphone spostandovi nella zona d’installazione e verificare se la rete wireless è presente.
  • non serve una connessione super veloce, basta che la connettività sia presente e che possiate navigare su Internet con lo smartphone.
  • Se non arriva il Wi-Fi, pensate d’installare un ripetitore di segnale.

Per le videocamere interne tutto quello che dovrete fare è identificare delle zone in cui potrete alimentare le videocamere. Potrete attaccarle al muro o semplicemente appoggiarle su una superficie. In alto o in basso non importa, la maggior parte dei modelli può essere mossa per trovare la posizione migliore.

Prima d’installare le videocamere in una posizione fissa, ad esempio quelle esterne che dovranno quasi certamente essere fissate su un muro o un supporto in legno, effettuate la connessione a internet tramite l’apposita applicazione. Per le videocamere interne avrete più libertà, ma prima di fare buchi nel muro o spostare mobili per nascondere fili, assicuratevi che la videocamera funzioni senza problemi, semplicemente seguendo la procedura d’installazione.

Infine, dopo che avrete collegato e configurato tutte le videocamere, ulteriori suggerimenti che posso darvi sono:

  • Assegnate dei nomi chiari alle videocamere che vi permettano d’identificare facilmente quale videocamera state guardando (lo schermo dello smartphone è piccolo, e così le anteprime, soprattutto di notte non è semplice identificare al volo la parte della casa o giardino inquadrata).
  • Regolate le impostazioni di funzionamento e rilevamento: per i modelli alimentati a energia solare dovreste impostare comportamenti limitati all’essenziale, così da non avere problemi di autonomia. Per i modelli collegati a una presa di corrente potrete anche attivare la registrazione continuativa, tanto non sarà un problema.
  • Esplorate le funzioni aggiuntive, come la sensibilità del rilevamento delle persone, il tipo e quantità di avvisi da ricevere, la durata della registrazione, gli interruttori veloci per attivare una sicurezza superiore quando siete fuori casa, i tempi d’attivazione automatici (ad esempio per un controllo superiore di notte), la necessità o meno di una scheda di memoria aggiuntiva per conservare più ore di filmati, o i piani a pagamento cloud che aggiungono funzioni.

In base al tipo d’impianto e sicurezza che vorrete ottenere, potrete voler accedere a più o meno funzioni. In ogni caso, anche senza perdere tempo ad esplorare tutte le caratteristiche, dopo l’installazione il sistema sarà già impostato con funzioni di sicurezza base idonee per la maggior parte delle persone.

Insomma, se il vostro obiettivo è mettere in sicurezza la casa o semplicemente avere un occhio digitale a portata di mano, ad esempio per controllare un animale domestico, oggi è tutto molto più semplice ed economico rispetto al passato. Buona scelta e installazione!

Videocamere usate per la prova:

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