Abbiamo potuto toccare con mano le nuove mirrorless full frame di Canon, e relativi obiettivi, sia alla presentazione ufficiale di Milano che all'IBC di Amsterdam; in attesa di una prova dettagliata vi diciamo quali sono le nostre prime impressioni.
Delle nuove Canon EOS R sappiamo ormai (quasi) tutto, ne abbiamo già parlato anche qui.
Sono passati oltre 30 anni dal lancio del sistema EOS e gli utenti affezionati Canon che a suo tempo hanno affrontato il passaggio dalle ottiche FD alle EF dotate di autofocus, non senza rammarico vista l'incompatibilità delle stesse, ora si preparano ad una svolta epocale. Che, nelle intenzioni del colosso giapponese, potrebbe accompagnarci per i prossimi trent'anni, come ha affermato Manabu Katu, Senior General Manager della divisione Imaging di Canon.
Nikon e Canon sembrano essersi messe d'accordo per lanciare quasi in contemporanea due fotocamere che rappresentano una svolta epocale nelle rispettive aziende, cioè due mirrorless full frame.
Per molti aspetti, le Nikon Z e le Canon R si assomigliano, ma nell'intento del reparto di progettazione Canon il punto di partenza nello sviluppo di questo sistema non era quello di realizzare una fotocamera FF più piccola e leggera di una reflex, ma la possibilità di creare una serie di nuovi obiettivi RF senza i vincoli progettuali che i pur ottimi EF presentano, limiti che - ben intenso - sono dovuti all'elevata distanza di flangia che la soluzione reflex comporta.
"Il motivo fondante dello sviluppo di un nuovo mount è rappresentato dalla possibilità di sviluppare la serie di ottiche RF, che rappresenta il cuore del sistema EOS R. E' nelle ottiche che troverete la vera passione dei nostri sviluppatori ed il vero significato del sistema EOS R"
(Manabu Kato)
I quattro punti alla base del progetto sono i seguenti:
1) Ampio diametro della baionetta
2) Sistema di comunicazione a 12 pin
3) Sistema di MAF Dual Pixel CMOS Autofocus
L'idea del Dual Pixel CMOS AF è stata concepita nel 1981, lo sviluppo parte dal 1999 ma all'epoca la tecnologia non era ancora matura, a differenza di oggi che è il sistema di MAF Live View migliore presente sul mercato, come abbiamo potuto verificare noi stessi in più di un'occasione.
Il nuovo innesto RF permette di utilizzare una mole di dati 40 volte maggiore di quella utilizzata da una 5D Mark IV.
4) Nuove ottiche RF e piena compatibilità con le ottiche EF/EF-S tramite anelli adattatori
Dei nuovi anelli adattatori abbiamo già parlato nelle nostre news del 5 settembre scorso.
Tuttavia, una domanda che sorge spontanea da parte dei fotografi è se l'interposizione di questi anelli può in qualche modo causare una penalizzazione delle prestazioni degli obiettivi EF/EF-S, sia ottiche che come velocità dell'autofocus: ci è stato confermato che non vi è alcuna penalizzazione.
Fra l'altro, durante il mio viaggio all'IBC di Amsterdam ho avuto modo di incontrare Shinji Yamaki della Sigma presente presso il loro stand e ho posto la medesima domanda, visto che molti clienti Canon utilizzano ottiche di terze parti come Sigma e Tamron.
Ci è stato detto che proprio nel corso dell'IBC alla Sigma hanno fatto una serie di test e sembra che non siano stati riscontrati problemi di sorta e che quindi la velocità dell'autofocus non venga penalizzata; in ogni caso, Sigma rilascerà un documento ufficiale dove si indicherà obiettivo per obiettivo l'eventuale mancata o parziale compatibilità.
Un sensore full frame da 30,3 Mpixel
Se Nikon ha optato per due modelli rispettivamente da 24,5 e 45,7 Mpixel, Canon ha per ora lanciato un unico modello da 30,3 Mpixel.
Questo nuovissimo sensore è stato progettato e realizzato da Canon ed è basato sulle performance di quello già noto utilizzato per la EOS 5D Mark IV. La gamma ISO standard supportata varia da 100 a 40000 (100 - 25600 per i video) e può essere estesa fino a L: 50, H1: 51200 e H2: 102400 per le foto. I valori H1 e H2 sono da utilizzare in situazioni di emergenza. Il processore d'immagine è il DIGIC 8.
La macchina prevede l'utilizzo di diversi rapporti d'aspetto, con ritaglio visibile in tempo reale guardando nel mirino elettronico: 3:2, crop 1.6 x (APS-C), 1:1, 4:3, 16:9.
Autofocus senza compromessi
Abbiamo accenanto poco sopra che la EOS R utilizza il noto sistema Dual Pixel CMOS autofocus, sinora adottato nelle reflex in modalità Live View ma anche sulla EOS M50, l'ultima mirrorless APS-C della Casa.
L'implementazione sulla EOS R prevede 5655 (!?) punti di MAF selezionabili individualmente. Avete letto bene: nessun errore di battitura!
La velocità di messa a fuoco dichiarata è di 0,05 sec. e la sensibilità di - 6 EV, che tradotto in altre parole significa che la EOS R permette di fotografare praticamente al buio avendo la sicurezza di poter contare su un AF affidabile, sensibile e veloce. Pensate ad un'applicazione in ambito naturalistico quando si desidera immortalare i predatori che si muovono di notte.
La selezione del punto AF avviene nei seguenti modi:
- Selezione automatica: viso + inseguimento
- Selezione manuale: AF a 1 punto (è possibile cambiare le dimensioni del riquadro AF)
- Selezione manuale: espansione punto AF 4 punti (su, giù, sinistra, destra)
- Selezione manuale: espansione del punto AF circostante
- Selezione manuale: zona AF (tutti i punti AF divisi in 9 aree di messa a fuoco)
- Selezione manuale: ampia zona AF (verticale)
- Selezione manuale: ampia zona AF (orizzontale)
Abbiamo provato l'AF ad un 1 punto con il 28-70 mm e di primo acchito il sistema non ci è sembrato fulmineo, o meglio dal momento in cui si preme il pulsante di scatto a quando la MAF viene raggiunta abbiamo notato un movimento progressivo e graduale in una frazione di secondo che porta ad ultimare l'operazione. È il tipico comportamento del Dual Pixel CMOS autofocus, privo di fenomeni di focus hunting e simile a quello delle reflex della stessa Casa in modalità Live View che lo adottano, ma ovviamente molto più veloce. Si tratta di una prima impressione che dobbiamo verificare; abbiamo cercato di saperne di più direttamente all'IBC ma gli addetti non sono stati in grado di trovare nell'immediato una risposta. Probabilmente la velocità d'intervento dell'AF è settabile e forse non era impostata sul suo valore massimo. Quando però si passa all'espansione su più punti circostanti, la risposta sembra essere più rapida.
Fra le funzioni possibili annoveriamo Touch and Drag AF, che permette di scegliere il punto di MAF tramite il monitor LCD in modo da non dover allontanare l'occhio dal mirino.
Quando invece viene rilevato un volto, la MAF è posta automaticamente sull'occhio del soggetto inquadrato, quello che si trova più vicino al piano del sensore.
Dual Sensing IS: l'evoluzione della stabilizzazione
Nella nuova mirrorless Canon è stato adottato un sistema ibrido basato sulla stabilizzazione in camera mediante un sensore giroscopico e sul sensore CMOS che inviano i dati combinati al processore d'immagine DIGIC 8 che, a sua volta, lavora in combinazione allo stabilizzatore ottico presente, per il momento, nel RF 24-105mm f/4L IS USM e RF 35mm f/1.8 IS MACRO STM.
Con la EOS R è possibile effettuare lo scatto silenzioso, cioè fotografare senza che venga emesso alcun suono. Una cornice bianca nell'inquadratura segnalerà lo scatto avvenuto.
Ergonomia superiore per un uso immediato
Che sensazione si prova prendendo in mano per la prima volta una EOS R? Beh, quella di una macchina molto ben realizzata che presenta un grip ottimale e trasmette un feeling che mette subito voglia di scattare all'appassionato.
Nè troppo grande nè troppo piccola ma sicuramente molto più "sottile" di una reflex full-frame - il corpo misura 135,8 x 98,3 x 84,4 mm - la EOS R si impugna benissimo e offre una disposizione dei comandi ottimale. Il grosso del peso è dovuto ad alcuni obiettivi, come il pregiato zoom 28-70 mm f/2, chicca del nuovo sistema R.
La disposizione dei comandi non rompe totalmente con la tradizione delle reflex Canon. Ad esempio, la ghiera di controllo anteriore è posta prima del pulsante di scatto, come in tutti i modelli della Casa giapponese:
Molti nuovi elementi sono stati però introdotti: la manopola di accensione rotativa posta sulla sinistra, la ghiera azionabile dal pollice con il tasto MODE nel centro, che sostiuisce quella dei modi. Per la registrazione diretta del filmato l'immancabile tasto rosso è stato posto sopra e non dietro.
Il bel display LCD superiore visualizza le informazioni fondamentali relative al funzionamento della camera: apertura, tempo di scatto, ISO ecc. Lo sfondo può essere commutato fra nero e chiaro.
Fra le caratteristiche innovative della EOS R troviamo la sua barra multifunzione. Si tratta di un'interfaccia di controllo tattile che può essere personalizzata per un'ampia gamma di funzioni, dal controllo della messa a fuoco automatica all'impostazione della velocità ISO o del bilanciamento del bianco. È simile alla familiare rotella di controllo EOS, ma con l'ulteriore vantaggio di un funzionamento silenzioso e di una maggiore resistenza agli agenti atmosferici.
Si noti che, a differenza di Nikon e Sony, manca il joystick, ma la barra multifunzione già descritta può essere programmata per il cambio dei punti o delle zone AF, che può ovviamente essere effettuato, come già detto, anche tramite il monitor LCD touch.
Per la memorizzazione delle immagini si è scelto di utilizzare un unico slot per schede SD/SDHC/SDXC e UHS-II, una soluzione diversa da Nikon che invece utilizza le più performanti XQD:
La ragione? A quanto pare la EOS R, pur offrendo una qualità d'immagine senza compromessi, non si colloca al top di gamma delle fotocamere Canon anche in virtù del suo prezzo e ciò comporta qualche limite rispetto ad altre reflex top di gamma della stessa Casa. Potrebbe essere infatti considerata al livello di una EOS 6 Mark II, e ciò lascia presupporre in futuro lo sviluppo di altre mirrorless serie R ancora più potenti.
Dal punto di vista costruttivo ci troviamo di fronte ad una macchina realizzata totalmente in lega di magnesio e ciò permette di contenere il peso entro 580 gr. per il solo corpo. La sua elevata resistenza alla polvere e all'umidità la rende la fotocamera mirrorless Canon più resistente agli agenti atmosferici finora mai prodotta.
Un mirino elettronico e un monitor di qualità superiore
Il mirino elettronico della EOS R doveva poter sostituire, nelle intenzioni del costruttore, quello ottico di una reflex. Se le premesse tecniche ci sono tutte, soltanto la sperimentazione pratica può dar ragione o meno a Canon.
Partiamo quindi dai dati tecnici: risoluzione altissima, 3,69 Mpixel, con copertura del 100% del soggetto inquadrato. Regolazione diottrica da -4 a +2. Ingrandimento di circa 0,76 x.
Il display OLED di questa risoluzione e l'eye point di ben 23 mm rendono questo mirino elettronico più semplice, ma soprattutto più comodo, da usare. Le informazioni mostrate permettono di regolare le varie impostazioni senza distogliere l'occhio dallo stesso:
I colori possono essere regolati su 4 livelli e la luminosità su 5 diversi valori.
Il monitor di tipo Clear View LCD II ha il vantaggio di essere totalmente orientabile, ed anche touch. Di dimensioni generose (3,15"), vanta una risoluzione di ben 2,1 Mpixel ed è molto ben visibile da qualsiasi angolazione. Il design delle finestre, dei riquadri e l'impostazione dei menu è molto simile a quello delle reflex Canon dell'ultima generazione.
Sezione video senza compromessi
Pur essendo arrivata un po' in ritardo rispetto alle concorrenti, Canon ha inserito negli ultimi modelli la possibilità di registrare video in 4K a 30p, oltre naturalmente che in Full HD a 60p, possibilità estesa ovviamente anche alla EOS R. Ma si tratta solo di una delle caratteristiche del comparto video della neonata mirrorless.
La macchina permette innanzitutto di riprendere a 100 e 120p in modo HD, ha il 4K Time Lapse e il 4K Frame Grab per estrarre foto da una sequenza video. Inoltre, può riprendere video 4K a 10 bit 4:2:2 con Canon Log (12 EV di gamma dinamica) tramite uscita HDMI su drive esterno, quindi la SD Card non è in questo caso supportata. Ricordiamo che la modalità a 10 bit permette di registrare video in qualità cinematografica.
Il video può essere registrato anche durante una sessione di photo shooting e viceversa premendo semplicemente il relativo tasto rosso di registrazione diretta.
Una funzione particolarmente utile, ereditata dalla C300 Mark II, è la Dual Pixel Focus Guide che indica lo stato del fuoco quando si utilizza la MAF manuale, come per esempio nei video:
Non mancano l'ingresso per un microfono stereo e l'uscita cuffia.
Durante la nostra breve prova, abbiamo verificato ancora una volta l'efficacia del sistema Dual Pixel CMOS AF che consente di spostare il punto di messa a fuoco in modo fluido e preciso, per ottenere effetti di messa a fuoco professionali. È sufficiente toccare il display LCD nel punto di MAF più vicino e più lontano tra i quali ci si desidera spostare e EOS R esegue transizioni graduali e perfettamente sfumate.
Un'occhiata agli obiettivi
Il nuovo innesto ideato per gli obiettivi RF offre un radicale cambiamento nel design delle ottiche: il tiraggio da 20 mm e l'ampio diametro da 54 mm hanno consentito agli ingegneri Canon di progettare nuovi obiettivi che prima non erano possibili.
Tutti gli obiettivi RF sono dotati di una nuova ghiera di controllo personalizzabile che permette di regolare l'apertura del diaframma, la velocità dell'otturatore, gli ISO o la compensazione dell'esposizione. In questo modo non è più necessario distogliere lo sguardo dal soggetto, rischiando così di perdere la concentrazione sullo scatto.